FERRAGNNI AVREBBE SOSTITUITO LO STORICO MANAGER FABIO DAMATO

FERRAGNNI AVREBBE SOSTITUITO LO STORICO MANAGER FABIO DAMATO

La signora Di Guardo avrebbe assunto il ruolo di direttore generale della holding Sisterhood con “un portafoglio di deleghe che si sovrappone a quello di Fabio Damato“. È il primo passo di un suo allontanamento?

FERRAGNNI AVREBBE SOSTITUITO LO STORICO MANAGER FABIO DAMATO

ROMA – La mamma di Chiara Ferragni viene in aiuto della figlia ed entra nella gestione del gruppo con ampi poteri. Un pacchetto di ampie deleghe le è stato attribuito formalmente, con un atto notarile, alla fine della scorsa settimana.

Il Corriere della Sera ha rivelato il presunto coinvolgimento di Marina Di Guardo negli affari di Chiara Ferragni. La signora avrebbe assunto il ruolo di direttore generale della holding Sisterhood, a cui fanno capo le società Fenice e Tbs. Dopo lo scandalo Balocco e tutti i problemi successivi, Chiara Ferragni lavora al riassestamento del suo impero.

E Marina, al suo primo ruolo manageriale e seguendo il modello già consolidato da Fedez con la mamma Annamaria Berrinzaghi, rappresenta il primo tassello della ristrutturazione. “La signora Di Guardo” – scrive il Corriere – ha lavorato come vicedirettrice dello showroom di Blumarine, si legge in una sua breve biografia. Ora, In Sisterhood, è dunque tecnicamente procuratrice della società.

UN ALLONTANAMENTO DELLO STORICO MANAGER FABIO DAMATO?

Un nuovo assetto che, con molta probabilità, vedrà sempre più allontanarsi la figura del manager Fabio Damato. “La decisione” – scrive il Corriere della Sera – “sembra essere un “commissariamento” di Fabio Damato, storico manager che da anni affianca Chiara Ferragni, anch’egli travolto dal pandorogate. Il portafoglio di deleghe della Di Guardo, infatti, si sovrappone perfettamente a quello di Damato”.

E conclude: “Ora nelle società operative molti si aspettano un passo indietro di Chiara Ferragni, che è presidente di TBS Crew e amministratore delegato di Fenice, forse troppe responsabilità gestionali concentrate formalmente sulle spalle della fondatrice, tra l’altro sotto inchiesta per l’ipotesi di truffa aggravata”.

Torna in alto