Till Lindemann, dei Rammstein, accusato di violenza sessuale

Till Lindemann, dei Rammstein, accusato di violenza sessuale

Diverse donne hanno accusato Till Lindemann, cantante dei Rammstein, di aver compiuto atti di violenza sessuale nei loro confronti. Secondo il loro racconto, le ragazze vengono scelte sui social e invitate ai concerti della band oppure avvicinate alla fine di essi, per partecipare a delle feste a base di alcol e sesso, in cui erano presenti anche i membri della band. Una delle “invitate” ha raccontato che l’accesso alla festa era possibile solo se era interessata a fare sesso con il cantante. Altre due giovani hanno invece rivelato di essere state drogate e di aver subito atti sessuali non consenzienti durante il party.

Il racconto di una delle partecipanti Una testimonianza diretta arriva da una 24enne irlandese Shelby Linn, che su Twitter ha dichiarato di essere stata drogata a un backstage party del concerto dei Rammstein in Lituania. La ragazza ha affermato di essere stata scelta via Instagram, assieme ad altre ragazze, per assistere al concerto. Shelby Lynn avrebbe quindi accettato l’invito e partecipato a una festa prima del concerto, durante il quale sarebbero state offerte alle ragazze dei drink. La ragazza a quel punto avrebbe iniziato a sentirsi alterata, al punto da non ricordare quasi nulla dello show iniziato poco dopo. Durante l’intervallo del concerto, sarebbe inoltre stata accompagnata in un piccolo spazio sotto il palco, dove Lindemann le avrebbe chiesto di fare sesso, ma lei avrebbe rifiutato. La ragazza ha poi confermato che l’uomo non l’avrebbe toccata.

Il messaggio social dei Rammstein La band ha voluto rispondere alle accuse tramite una lettera pubblicata sui propri canali social: “Le dichiarazioni degli ultimi giorni hanno causato sconcerto tra il pubblico e i nostri fan. Le accuse ci hanno colpito duramente e le stiamo considerando con la massima serietà. Ai nostri fan vogliamo dire che è importante per noi che sentiate sempre a vostro agio e al sicuro quando venite ai nostri concerti, sia davanti che dietro al palco. Condanniamo ogni tipo di trasgressione e vi chiediamo di non alimentare pregiudizi di alcun tipo nei confronti di coloro che hanno mosso le accuse. Hanno il diritto di dire ciò che secondo loro è accaduto. Ma anche noi, come band, non tolleriamo che vengano fatti pregiudizi nei nostri confronti”.

Le ripercussioni per Lindemann Nel frattempo la Kiepenheuer & Witsch, la casa editrice che ha pubblicato il libro di Lindemann “In still nights” nel 2013, ha deciso di rescindere il contratto con l’autore. Come riportano i tabloid tedeschi, la casa editrice ha dichiarato di essere rimasta “profondamente scioccata dalle accuse delle dodici donne emerse nei confronti di Till Lindemann. La nostra solidarietà va alle vittime”. Nel frattempo il governo tedesco ha chiesto misure per proteggere il pubblico femminile dei Rammstein durante i prossimi concerti, come l’eliminazione della zona antistante il palco, dove verrebbero scelte le donne che invitate ai festini, o la cancellazione degli aftershow dopo i concerti.

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