Il regista premio Oscar torna da oggi in libreria con una serie di racconti umoristici pubblicati da “La nave di Teseo” di Elisabetta Sgarbi
Dopo 15 anni di attesa torna da oggi nelle nostre librerie e in contemporanea anche negli Stati Uniti, un nuovo libro di racconti umoristici di Woody Allen dal titolo Zero Gravity. Edito nel nostro Paese dalla “Nave di Teseo” di Elisabetta Sgarbi, nella traduzione di Alberto Pezzotta. Zero Gravity è la quinta raccolta di sketch comici del regista Premio Oscar, che ancora una volta si dimostra capace di prose esilaranti, che i lettori avevano già assaporato dai tempi di “Citarsi addosso”, “Effetti Collaterali”, e “Pura Anarchia”.
Il regista, che negli Usa è di nuovo all’indice dopo il ritorno di fiamma delle accuse della figlia adottiva Dylan di averla molestata da bambina (rilanciate dall’esplosivo documentario su Hbo “Allen vs. Farrow”), raccoglie brani pubblicati sul “New Yorker” e undici altri racconti creati appositamente per il libro dedicato con ironia alle figlie Manzie e Bechet (“cresciute davanti ai nostri occhi usando le carte di credito alle nostre spalle” e alla moglie Soon Yi: “Se Bram Stoker ti avesse conosciuta, avrebbe saputo come scrivere un sequel”. L’amica Daphne Merkin, sempre con lui anche nella più recente bufera, ha scritto la prefazione, ricordando le migliori battute di Allen che, sia che vengano dai film che dai libri, sono comunque radicate nella nostra cultura. “Allen non ha perso un briciolo della sua abilità nel divertirci. In questi tempi, uno dei pochi rimedi affidabili alla cupezza e alla disperazione è l’umorismo. Mai come ora, è importante far scendere in pista i clown”, ha scritto la Merkin.
Accanto a titoli come “Le alette di pollo escono stasera” e “Quando lo stemma sul cofano dell’auto è Nietzsche”, la raccolta comprende anche il racconto, toccante e molto divertente, “Crescere a Manhattan”. Zero Gravity ci dimostra, ancora una volta, come la scrittura umoristica sia qualcosa di molto serio.