Festa vip ispirata da mostra su Camp, Gucci sponsor
Ecco il Met Gala 2019 e Lady Gaga fa lo strip-tease sulla scalinata: la diva di “A Star is Born” si e’ sfilata tre outfit disegnate per lei da Brandon Maxwell per restare alla fine in reggiseno e mutandine, calze a rete e stivaloni con la zeppa – nero e rosa confetto il colore intonato al tema della serata – interpretando in questo modo lo spirito “esagerato” di “Camp: Notes on Fashion“, la mostra del Costume Institute che, complice la sponsorizzazione di Gucci, aprira’ i battenti per tre mesi il 9 maggio al Metropolitan Museum di New York. Accompagnata dalla figlia Bee Carrozzini, che ha optato per Alexander McQueen, Anna Wintour e’ stata tra le prime ad arrivare in uno Chanel con cappa di milioni di piume come richiesto dal tema della serata ispirata a sua volta a “Notes on Camp”, il saggio del 1964 di Susan Sontag, la cui compagna Annie Leibovitz ha sfilato con le tre figlie, Sarah, Samuelle e Susan. Rosa shocking per Alessandro Michele, il direttore creativo di Gucci arrivato con Harry Styles in camicia “pussy bow”, mentre l’altra madrina, Serena Williams, ha optato per Versace e high tops giallo limone. Grande assente Sara Jessica Parker, “stasera vado all’estero”, si e’ giustificata per aver disertato quello che sarebbe stato il suo undicesimo Met Gala. Camp e’ una estetica sopra le righe, hanno appreso i 600 vip visitando la mostra organizzata da Andrew Bolton, e nessuno ha interpretato meglio il tema di Billy Porter che, come un faraone, si e’ fatto portare in lettiga da sei uomini a torso nudo con pantaloni dorati, lui vestito come un dio del sole egiziano con tanto di ali, copricapo in oro a 24 carati, scarpe di Giuseppe Zanotti in foglia d’oro e gioielli di Andreoli e Oscar Heyman.
Alessandra Baldini, Ansa