stuff il mio viaggio fra i libri in 9 incontri su Sky” width=”354″ height=”220″ />Stefano Accorsi porta “la forza dei libri in tv” in un viaggio in prima serata nella letteratura italiana fatto di incontri speciali con nove personaggi che vengono da diversi mondi, da Andrea Camilleri a Paolo Virzì a Carmen Consoli, Paolo Fresu e Ferruccio De Bortoli. A loro ha chiesto qual è il libro della loro vita in ‘Parole che restano’, il nuovo programma di Sky Arte Hd, in onda dall’11 maggio il lunedì in prima tv alle 21.10. Protagonista del primo appuntamento è Mimmo Paladino e ‘Lo cunto de li cunti’ di Giambattista Basile.
“Non sono interviste ma veri incontri. Più che un conduttore sono un ascoltatore. Parlare del libro che ha segnato la nostra vita è una cosa anche intima e convincere le persone a farlo non è stato facile ma è bello quando si crea la magia della storia. In un’intervista a volte le domande sono scomode e complicate. Qui è diverso” spiega Accorsi al Teatro della Pergola di Firenze dove ha presentato il programma prodotto e nato da un’idea dell’attore con Marco Balsamo e Marco Giorgetti direttore generale Fondazione Teatro della Pergola, presenti all’incontro con il direttore di Sky Arte HD, Roberto Pisoni. “E’ una sorta di nuovo format – dice Accorsi – per comunicare in modo emotivo, non accademico, la forza di un libro. Sono tutti classici e tutti italiani. Ascoltando Virzì che parla di Pinocchio vengono fuori molti aspetti che trovi anche nel suo cinema e a cui magari non avevi pensato”. Il libro del cuore di Fresu è ‘Un anno sull’altipiano’ di Emilio Lussu mentre ‘La malora’ di Beppe Fenoglio è quello di Oscar Farinetti, tra gli altri protagonisti del programma con Mario Martone e Giulia Maria Crespi. Ma qual è il libro che ha segnato Accorsi? “E’ La coscienza di Zeno di Italo Svevo che mi ha fatto capire anche delle cose su di me” dice l’attore che su Sky ha battuto ogni record con ‘1992’, seconda serie più vista di sempre su Sky. “Ho tanti libri sul comodino e in questo periodo sto leggendo ‘Todo modo’ di Sciascia”. Tra i personaggi che Accorsi vorrebbe avere protagonisti di ‘Parole che restano’ Jovanotti: “mi piacerebbe sapere qual è il libro che gli ha segnato la vita”.
Tra i nove non c’è invece nessun politico e le donne sono due. “Ci piaceva dare un tono più intimo alla trasmissione” racconta Accorsi. Ma, sottolinea Pisoni “e’ del tutto casuale che non ci siano politici. Ne avevamo uno in mente. La lista all’inizio era molto più varia ma alla fine abbiamo dovuto far coincidere i nostri tempi e quelli degli intervistati. Comunque, abbiamo cercato belle storie e basta”. Sky Arte HD “riesce a mettere insieme forze che vogliono sperimentare. Fare un programma sui libri è sempre una sorta di utopia per la tv. Alla fine con ‘Parole che restano’ è venuta fuori una cosa originale” aggiunge Pisoni parlando del canale che dirige dove tra poco parte la seconda serie di ‘Camerini’, a giugno la seconda stagione di ‘Sette meraviglie’ e in settembre arriva la serie sulla street art ‘Muro’. Le interviste sono ambientate in luoghi scelti dal protagonista. “Posti in cui l’ospite si sente a suo agio. Con Paladino siamo nella sua tenuta a Paduli, in provincia di Benevento e con Fresu nella sua casa e nell’ex studio di Lucio Dalla. Con De Bortoli saremo sicuramente a Milano ma è una delle puntate che stiamo costruendo in questi giorni” spiega Accorsi e rivela di “essere emozionato a ogni nuovo incontro”. L’emozione più grande è stata sicuramente “vedere l’esito di ‘1992’. E’ una serie che ha sviluppato una discussione. Sono state dette tante cose, anche a sproposito. E’ una serie popolare” dice e annuncia: “stiamo lavorando e riflettendo per il seguito”. Ma è sui libri che in fondo fanno da filo conduttore anche alla vita professionale di Accorsi (dal teatro alla stessa ‘1992’) che l’attore è concentrato in questo momento: “il libro è aperto, porta ad un confronto ed è questo a piacermi”.(ANSA).