Guillermo del Toro e le ‘Scary stories to tell in the dark’: un film “di paura” per ragazzini coraggiosi

Guillermo del Toro e le ‘Scary stories to tell in the dark’: un film “di paura” per ragazzini coraggiosi

Uscirà al cinema in autunno il film diretto dal regista norvegese André Øvredal, scritto e prodotto dal premio Oscar. Adattamento da una saga di romanzi, richiama un modello sempre vincente. Da ‘Stand by me’ a ‘Stranger Things’

Una cittadina di provincia, un gruppo di ragazzi, un fatto di cronaca, una leggenda o un evento misterioso che scatena paura ma anche attrazione e soprattutto una grande avventura che li trasformerà da bambini a giovani adulti. È un mix perfetto, che non stanca e continua a mietere successo, quello alla base di infiniti racconti di formazione, che siano per la pagina scritta o per il grande o piccolo schermo. C’è il corpo di un ragazzo sbalzato da un treno (Stand by me), il mondo del Sottosopra che cerca di emergere (Stranger Things), una banda che evade di prigione e incrocia un gruppo di ragazzini in cerca di un tesoro (I Goonies), bambini che scompaiano misteriosamente (IT).È una lunga tradizione di storie di successo quella in cui si inserisce Scary stories to tell in the dark, il film scritto e prodotto da Guillermo del Toro e diretto dal regista norvegese André Øvredal (specializzato in horror, suoi Autopsy e Troll hunters). Repubblica vi presenta il trailer in anteprima.Nelle sale americane arriverà quest’estate mentre da noi in autunno, in prossimità di Halloween. D’altronde è proprio durante la festa più spaventosa dell’anno, nella cittadina della Pennsylvania Mill Valley, che un gruppo di adolescenti è chiamato a risolvere il mistero che avvolge una serie di improvvise e macabre morti. E lo dovrà fare affrontando le proprie peggiori paure. Tutto ha origine dal libro scritto da una loro concittadina, la misteriosa Sara Bellows sulla quale sono state dette cose orribili, accusata ingiustamente di omicidio, eppure anche lei aveva storie spaventose da raccontare e le ha raccontate. Sulle note distorte di Over the rainbow, con un vecchio spaventapasseri ormai sfatto ai confini di un campo, tutte le idiosincrasie e le ossessioni di questo gruppo di ragazzi si materializzano. È Stella (Zoe Margaret Colletti) a capire il potere letale del libro: “Non sei tu che leggi il libro, è il libro che legge te”.Il film è tratto dai racconti della saga dell’autore horror Alvin Schwartz, pubblicata tra il 1981 e il 1991 con le illustrazioni originali di Stephen Grammel. Ventinove storie di paura in un mondo sospeso tra vendetta umana e potere sovrannaturale. Trilogia di culto negli Stati Uniti, le Scary stories to tell in the dark saranno pubblicate in Italia da De Agostini alla fine dell’estate, in tempo per l’arrivo del film in autunno, distribuito da Notorius Pictures. Fin da adolescente, Guillermo del Toro, autore della sceneggiatura del film insieme a Patrick Melton e Marcus Dunstan (già sceneggiatori di quattro capitoli di Saw – L’enigmista e attualmente impegnati nella stesura del prossimo reboot di Halloween), è rimasto colpito dalla trilogia e ora che è diventato un regista da Oscar (La forma dell’acqua) ha potuto trasformarla in un nuovo incubo cinematografico. Pronto per una nuova saga.

Chiara Ugolini, repubblica.it

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