PRIMA SERATA
Paramount Channel. Denzel Washington, tuttora al cinema nell’acclamato suo lavoro «Barriere», è il protagonista del film che caratterizza il martedì sera sulla rete americana visibile sul canale 27 del digitale terrestre: «Hurricane» di Norman Jewison. Ricostruzione cinematografica della vita del pugile Rubin Carter, un uomo di colore che in seguito a una gioventù piena di ostacoli diventa un pugile professionista in grado di combattere per la corona mondiale. Intanto, le sue vicissitudini con la giustizia non sono terminate. Da segnalare la celebre canzone di Bob Dylan che racconta la storia di Hurricane. S’inizia alle 21,10.
Rai5. In un primo tempo passato inosservato anche nei cinema italiani, in seguito premiato al Festival di Cannes e sorprendentemente Oscar quale miglior film straniero: è il percorso di «Nuovo cinema paradiso», pellicola di Giuseppe Tornatore in onda alle 21,15 sulla rete culturale della tv di Stato. Il film comincia con Salvatore, un regista che a distanza di anni torna nel paese siciliano dove alla fine degli anni Quaranta è cresciuto e dove è nata la passione per la settima arte, grazie all’amico proiezionista dell’unica sala cinematografica della zona. Il cast: Salvatore Cascio, Philippe Noiret, Jacques Perrin, Marco Leonardi. Anno di produzione: 1988. Canale: 23.
SECONDA SERATA
Paramount Channel. Prosegue il martedì sera all’insegna del pugilato visto al cinema: alle 23 s’inizia infatti «Toro scatenato», successo di critica e pubblico del 1980 firmato da Martin Scorsese con Robert De Niro mattatore. Al centro del racconto, le gesta sul ring di Jake La Motta. Il protagonista è Robert De Niro, al suo fianco Joe Pesci e Cathy Moriarty. Canale: 27.
NELLA NOTTE
Retequattro. Attinge da una storia realmente accaduta il film in onda a mezzanotte sulla rete Mediaset: «Colpevole d’omicidio», pellicola di Michael Caton-Jones con un cast di prim’ordine formato da Robert De Niro, Frances McDormand e James Franco. La storia s’incentra sul complicato rapporto tra un detective della polizia di Manhattan prossimo al pensionamento e il figlio, assai diverso da lui.
di Daniele Cavalla, La Stampa