L’attore del film “Chiamami col tuo nome” e “The Social Network” rivela di aver pensato al suicidio dopo essere caduto in disgrazia a seguito delle accuse di molestie sessuali, con l’aggiunta di fetish e cannibalismo. Adesso, per la prima volta, Hammer tenta di raccontare la sua versione della storia per ricostruirsi una reputazione dopo la cacciata da Hollywood
Armie Hammer ha rivelato di essere stato vittima di molestie sessuali da parte di un religioso quando aveva 13 anni.
L’attore del film Chiamami col tuo nome e The Social Network rivela di aver pensato al suicidio dopo essere caduto in disgrazia a seguito delle accuse di molestie sessuali, con l’aggiunta di fetish e cannibalismo. Adesso, per la prima volta, Hammer tenta di raccontare la sua versione per ricostruirsi una reputazione dopo la cacciata da Hollywood.
L’attore attribuisce le sue preferenze in materia di sesso a un trauma subìto quando aveva 13 anni: a quell’età Armie Hammer dice di essere stato molestato da un religioso.
Armie Hammer è stato al centro di un’inchiesta della polizia di Los Angeles dopo le accuse di stupro, avvenute nel 2021 su Instagram. Ad accusarlo di violenza carnale è stata una donna di nome “Effie” (la persona che sta dietro l’account Instagram “House of Effie”).
Dopo di che, sempre nel 2021, è stato accusato di abusi sessuali e comportamento improprio da parte di numerose donne, le cui affermazioni sono aumentate vertiginosamente sui social media, mettendo l’attore di The Social Network al centro di una tempesta mediatica.
In un’intervista alla newsletter di Graydon Carter, Air Mail, l’attore ha negato ogni illecito criminale, ma ammette di essere stato emotivamente offensivo nei confronti degli ex partner che aveva incontrato su Internet, dunque di aver commesso abusi contro di loro ma soltanto in questo senso, con relazioni abusanti a livello emotivo e mentale.
LA CONFESSIONE CHE ARRIVA ORA
Hammer ora racconta che i suoi interessi per pratiche sessuali di tipo BDSM, bondage e sadomaso, sarebbero da imputare ai presunti abusi sessuali che dice di aver subìto da ragazzino. L’attore è stato accusato anche di avere feticci cannibalistici.
“Introdussero la sessualità nella mia vita in un modo di cui non avevo assolutamente controllo. Non potevo reagire. Da allora ho sempre voluto essere in controllo della situazione in fatto di sesso”, queste le parole di Armie Hammer durante l’intervista rilasciata ad Air Mail.
La pubblicazione di Graydon Carter riferisce che Hammer ha raccontato a due persone dei suoi abusi infantili, e Air Mail afferma che sua nonna ha comprovato la storia delle violenze.
LA CACCIATA DA HOLLYWOOD
Negli ultimi due anni Hammer è stato messo all’indice a Hollywood: non ha mai più girato nessun tipo di prodotto, né cinematografico né televisivo. In questi anni ha lavorato come agente immobiliare alle Isole Cayman, oltre a trascorrere periodi in riabilitazione per problemi di alcolismo.
L’anno scorso un documentario di Discovery+, intitolato House of Hammer, ha ripercorso la sua storia, parlando tra le altre cose di un licenziamento da una serie di nuove produzioni sul grande e piccolo schermo, incluso un film assieme a Jennifer Lopez (la pellicola Shotgun Wedding). Sulla scia dello scandalo, Hammer è stato abbandonato dalla sua agenzia, WME. Nel documentario, alcuni dei suoi accusatori si sono fatti avanti pubblicamente, testimoniando davanti alla telecamera.
L’ATTORE PARLA DEL TENTATIVO DI SUICIDARSI
Nell’intervista in cui Hammer si confessa sul presunto trauma subìto da teenager, parla anche di quando, totalmente disperato per la situazione creatasi dopo le accuse di stupro, avrebbe tentato suicidio.
“Entrai in acqua e nuotai fino a quando potevo, sperando di annegare o di essere investito da una barca o mangiato dagli squali”, ha dichiarato. “Poi mi sono ricordato che i miei figli erano sulla riva, che non potevo fargli questa cosa”, ha aggiunto.
Hammer è stato sposato con la conduttrice televisiva Elizabeth Chambers per dieci anni. I due hanno annunciato la separazione prima che le accuse venissero mosse contro Hammer. La coppia ha due figli piccoli.
In questa sua prima intervista dopo le accuse, Hammer entra nei dettagli discutendo alcune delle accuse contro di lui, minando la natura delle accuse e dipingendo un quadro molto diverso da quello esposto dai suoi accusatori.
Ha parlato dei suoi rapporti con le accusatrici Courtney Vucekovich e Paige Lorenze, riconoscendo che “le dinamiche di potere erano sbagliate” e ammettendo “un milione per cento” di essere stato emotivamente violento nei confronti di entrambe le donne.
“Queste donne (erano) più giovani, sulla ventina, e io sulla trentina. All’epoca ero un attore di successo. Avrebbero potuto essere felici solo di stare con me e avrebbero detto di sì a cose a cui forse non avrebbero detto di sì solitamente”, dice Hammer. “Questo è uno squilibrio di potere nella situazione”
L’ATTORE RIDUCE IL SUO COMPORTAMENTO E LE SUCCESSIVE ACCUSE ALL’ESSERE “UNO STR***O”.
“Sono qui per riconoscere i miei errori, assumermi la responsabilità del fatto che ero uno str***o, che ero egoista, che ho usato le persone per farmi sentire meglio e, quando ho finito, sono andato avanti (per la mia strada)”, dice Hammer. “Ora sono una persona più sana, più felice, più equilibrata. Sono in grado di essere lì per i miei figli in un modo in cui non sono mai stato … sono davvero grato per la mia vita, la mia guarigione e tutto il resto. Non tornerei indietro e annullerei tutto quello che mi è successo”.
L’attore di Chiamami col tuo nome afferma di essere migliorato durante la sua guarigione (il percorso di riabilitazione per alcolismo) e ora sta aiutando un collega tossicodipendente uscito dalla riabilitazione.
“Mi trasferirò da lui e vivrò con lui, gli farò seguire una sana routine, lo inserirò in un buon programma di riunioni [di recupero], lo porterò in palestra, cucinerò cibo sano per lui”, dice Hammer. “Sembra che la mia guarigione abbia preso una svolta da me che ho bisogno di aiuto per rimanere sobrio, a me che sono in grado di aiutare gli altri”.
IL SOSTEGNO RICEVUTO DA ROBERT DOWNEY
Hammer dice di aver trovato un amico in Robert Downey Jr., che pare lo abbia sostenuto durante la sua caduta e nel periodo in riabilitazione.
Vanity Fair ha riferito in precedenza che l’attore di Iron Man ha pagato per il suo trattamento e gli ha fornito ulteriore assistenza finanziaria e un posto dove stare per aiutarlo a rimettersi in piedi.
“Ci sono esempi ovunque, Robert [Downey Jr.] è uno di loro, di persone che hanno attraversato queste cose e hanno trovato la redenzione attraverso un nuovo percorso. E questo, credo, è ciò che manca in questa cultura dell’annullamento e del risveglio”, afferma Hammer. “Nel momento in cui qualcuno fa qualcosa di sbagliato, viene buttato via. Non c’è possibilità di riabilitazione. […] Quando gettano qualcuno come me sul fuoco per proteggersi… tutto ciò che fanno è aumentare il fuoco. E quel fuoco ora è fuori controllo e brucerà tutti”, ha concluso Armie Hammer.