Pierfrancesco Favino sfoggia le sue qualità da mattatore con un ‘blob’ musicale in cui miscela poesia, ironia, musica e qualche accenno di imitazioni.
Introdotto da Baglioni, l’attore inizia “il momento culturale” del festival recitando Giacomo Leopardi: “Silvia, rimembri ancor quel tempo della tua vita mortale quando”, prima di iniziare a canticchiare “Quando, quando” di Tony Renis. Baglioni lo interrompe per riportarlo sul tema delle parole, lui torna serio e ricomincia a recitare “Sempre caro mi fu quest’ermo colle”, ma poi parte e intona “Con le pinne, il fucile e con gli occhiali” e ancora Eros Ramazzotti urlando “Non riesco a liberarmi, questa vita mi disturba sai…”, stoppato da una perplessa Michelle Hunziker. E ancora Zucchero con ‘Donne’ fino al trottolino amoroso di ‘Vattene amore’ di Minghi–Mietta e addirittura Nilla Pizzi. Finale sulle note di Battisti con Baglioni: “Non sarà un’avventura” e un omaggio a Francesco Gabbani con ‘Occidentalis’ Karma’: “Namastè olè!”.
ANSA