Gratuita, democratica, provocatoria, ironica – a volte maleducata – come nessun’altra forma d’arte: è l’Arte urbana capace di raccontare i sentimenti della gente, ma anche i cambiamenti politici e storici sui muri delle città. In esclusiva su RaiPlay da mercoledì 6 novembre ecco “Metropolis-Urban Art Stories”, un viaggio con Metis Di Meo tra le opere d’arte urbana, per capire meglio l’evoluzione generazionale e sociale dell’Italia degli ultimi decenni. Otto puntate tra Napoli, Roma, Torino e Milano, nelle quali la conduttrice, con il supporto di rapper, scultori e figure iconiche del mondo underground, accompagna il pubblico tra le opere della “Street art” capaci di trasformare lo spazio urbano in un suggestivo museo a cielo aperto.
““Metropolis – Urban Art Stories” – dice Maurizio Imbriale, direttore Rai Contenuti Digitali e Transmediali – si sfoglia come un romanzo per immagini che parla della contemporaneità, scritto sui muri di quattro città italiane in un linguaggio visivo che tanto piace ai giovani ai quali ci rivolgiamo e che ne caratterizza spesso emozioni, sogni e disagi svelando il nostro tempo e le sue peculiarità. Gli eventi sociali raccontati nel format uniscono passato e presente e si raffigurano attraverso le street art e le sue molteplici espressioni in un linguaggio pop e immediato”.
“Ogni puntata – prosegue Metis Di Meo – è un viaggio fra i luoghi meno noti delle città, per scoprire opere e personaggi noti del mondo underground. Alla scoperta dell’ampio mondo della street art, sempre più ascoltato e capace di lanciare messaggi di rivoluzione giovanile, capace di riqualificare e combattere il degrado, la violenza e l’indifferenza. Da quando, circa quindici anni fa, è scoppiata questa mia passione per la creatività urbana ho scoperto che le microstorie che si nascondono nell’arte e nella comunicazione urbana riescono a raccontarci di noi molto più di quello che immaginiamo”.
“Metropolis – Urban Art Stories” è una produzione Rai Contenuti Digitali e Transmediali, regia di Maurizio Di Cesare, condotta da Metis Di Meo, scritta in collaborazione con Alessandro Vitale.