Emma Watson, che preferisce essere chiamata «partner di me stessa» e non «single»

Emma Watson, che preferisce essere chiamata «partner di me stessa» e non «single»

L’attrice alla soglia dei 30 anni dice di essere felice da sola, ma di sentire pressione intorno: «Se non hai una casa, se non hai un marito, se non hai un bambino, e hai compiuto 30 anni, e non sei in una situazione incredibilmente sicura e stabile nella tua carriera, o stai ancora cercando di capire… c’è solo un’incredibile quantità di ansia»

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Anche le Hermione Granger crescono. 
Emma Watson, ex amica del cuore del maghetto Harry Potter, la prossima primavera compirà 30 anni.
In mezzo, l’attrice ha già collezionato decine di ruoli (l’ultimo è quello in Piccole Donne di Greta Gerwig, nelle sale italiane dal gennaio 2020), si batte per la parità salariale, è Goodwill Ambassador delle Nazioni Unite. E per quel che riguarda la vita privata la 29enne è single e lo adora. Tanto da aver trovato un nuovo termine per definire il suo status sentimentale.

Sulla cover di British Vogue, Emma racconta che ci è voluto un po’ per arrivare a questo punto ma adesso crede fermamente nel sentirsi bene da sole: «Pensavo sempre che “sono single e felice” fosse la solita tiritera a cui nessuno crede. Mi ci è voluto molto tempo per imparare a stare sola, ma ora sono molto contenta di essere single. Anzi, io lo chiamo essere “self-partened”». Un’espressione che in italiano potremmo tradurre come «sono in coppia con me stessa».

L’attrice nel corso dell’intervista ha parlato anche dei «tumulti emotivi» affrontati nel rendersi conto che esiste ancora una fortissima pressione sociale sull’età delle donne. E in particolare su ciò che ci si aspetta da una donna che ha compiuto o sta per compiere 30 anni. «È stata una cosa tipo “ma perché tutti si preoccupano così tanto che compirò 30 anni? Non mi sempre un grosso problema”», ha continuato, «All’improvviso poi mi sono resa conto che siamo circondate da un dannato afflusso di messaggi subliminali. Se non hai una casa, se non hai un marito, se non hai un bambino, e hai compiuto 30 anni, e non sei in una situazione incredibilmente sicura e stabile nella tua carriera, o stai ancora cercando di capire… c’è un’incredibile quantità di ansia». 

Indipendentemente dall’essere single o meno, Emma Watson oggi sa che la strada giusta è «vivere la vita al proprio ritmo». Ed è fiera di essere partner di se stessa: «È una buona cosa cercare attivamente di essere più consapevoli di se stessi, può anche prepararti alla prossima relazione. Ma essere in coppia con se stessi è già grandioso di per sé. Siamo bloccati con noi stessi 24 ore su 24, sette giorni su sette. È meglio quindi conoscere e apprezzare la persona con cui saremo per sempre». La persona con cui saremo per sempre».

Vanityfair.it

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