Giovedì torna su, laF, “Voglio vivere in italia”: si parlerà di Prato

Giovedì torna su, laF, “Voglio vivere in italia”: si parlerà di Prato

Simone e Anna continuano il loro viaggio alla scoperta delle province italiane incontrando gli stranieri che hanno scelto di vivere nel nostro Paese.

È Prato la città protagonista del settimo episodio di “Voglio vivere in Italia”, in onda su laF (Sky 135) giovedì 8 novembre alle ore 21.10 in prima tv assoluta. I viaggiatori Simone Chiesa e Anna Lucianiproseguono il percorso lungo la penisola a bordo del loro camper rosso, muniti di zaino e videocamera, con l’obiettivo di riscoprire le città italiane con lo sguardo e l’esperienza di molti stranieri che hanno scelto di realizzare qui i propri progetti di vita.

Situata nella pianura che ospita anche Pistoia e Firenze, Prato colpisce Simone e Anna non solo per la bellezza del suo centro storico, ma anche per il suo dinamismo imprenditoriale e culturale, per il ruolo di primo piano nel settore del tessile e naturalmente per il fatto di essere una delle città più multietniche d’Italia, che include grandi comunità di cinesi, albanesi, pakistani, marocchini, rumeni, pur cercando di mantenere solide le proprie radici identitarie.

In uno dei luoghi simbolo della città, il Museo del Tessuto, Simone e Anna incontrano la californiana Patricia, stilista e docente di tessitura, moda e cultura italiana in diverse università internazionali, che racconta loro di come è cambiata la città negli ultimi 30 anni con l’arrivo di tante culture straniere. Al Centro d’Arte Contemporanea Luigi Pecci, uno dei poli culturali più importanti della città, Simone e Anna conoscono Britta, direttrice dell’Istituto di cultura tedesco e Presidente della SI-PO, un’associazione che diffonde la tradizione e la lingua tedesca in città. Davanti al Castello dell’Imperatore, Britta racconta a Simone e Anna le analogie che ha trovato tra i tedeschi e i pratesi, per la forte attitudine a ricordare il passato ma con uno sguardo sempre rivolto alla costruzione del futuro.

Nella parte più underground della città, Simone e Anna incontrano la cantante di origine albanese Jona che, pur sentendosi totalmente italiana, ha scelto di cantare in albanese e, con la sua musica pop, partecipa e anima anche alcuni eventi della comunità cinese. È proprio Jona a presentare a Simone e Anna Franco, architetto e designer, ma anche presentatore, ballerino e cantante, che racconta come funziona la comunità cinese di Prato e come lui si sia ben integrato in una realtà cittadina dalla forte connotazione multiculturale e caratterizzata da un fermento creativo profondo e dinamico.

Questo fermento si riscontra anche nei numerosi progetti che coinvolgono vecchi capannoni degradati per riqualificarli in nuovi centri creativi e culturali: uno di questi è la Corte di Via Genova che, da ex lanificio, si è trasformata in un centro d’esposizione di cultura contemporanea in cui convergono arte, design, fotografia, musica e architettura. Uno dei laboratori che popolano la Corte è Artforms, cofondato dall’artista francese Rachel, che racconta come proprio la presenza di capannoni industriali abbia avuto un forte ruolo nell’attrarre tanti artisti da tutto il mondo. Spostandosi nella Chinatown pratese, il Macrolotto Zero, Simone e Anna conoscono Anthony Tang, medico agopuntore e primo cinese a stabilirsi a Prato negli anni ’70, venuto da Hong Kong per portare in Italia la propria esperienza professionale.

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