L’ultimo sole della notte, dopo essere stato presentato al Trieste Science+Fiction Festival, verrà proiettato al Cinema Teatro Flavio di Roma.
L’ultimo sole della notte, presentato in anteprima nazionale al Trieste Science+Fiction Festival, sarà proiettato dal 20 al 26 novembre al Cinema Teatro Flavio di Roma, alle ore 21:00. Opera prima del regista Matteo Scarfò, (docufilm Bomb! Fantasia in fiamme) L’ultimo sole della notte avrà una prima proiezione lunedì 20 novembre, che verrà preceduta, alle ore 18:00, da un incontro intitolato Distopie contemporanee, dedicato allo stato delle cose nella fantascienza italiana. All’incontro, che sarà moderato da Francesco Bonerba, parteciperanno Emanuele Rauco (Biennale di Venezia, FormiaFilmFestival, CataniaFilmFest, critico cinematografico presso Cinematografo.it e Il Mucchio Selvaggio, redattore di RadioCinema), Riccardo Iannaccone (scrittore, Responsabile Comunicazione OffiCinema Roma e speaker per Radio Godot) e Lucia Patrizi (scrittrice di romanzi fantastici e blogger). L’ultimo sole della notte, che comprende nel cast Andrea Lupia, Alessandra Mortelliti, Danilo Rotundo e Alessandro Damerini, è un film di fantascienza post-apocalittica ispirato a due opere dello scrittore inglese James Ballard: Il condominio e L’isola di cemento. L’incubo distopico, però, è immerso in ambienti decisamente familiari e raccontato sullo sfondo reale delle periferie degradate del nostro meridione. Trama de L’ultimo sole della notte:Dopo una guerra devastante che ha coinvolto l’Italia, il governo ha deciso di creare alcune aree sicure in cui rinchiudere forzatamente migliaia di persone. In una di queste, la Zona 13, gli unici tre abitanti rimasti vivono in un enorme condominio dove non manca nulla, ma tutto è all’insegna del degrado. L’edificio sembra un grande monolite magnetico che non li lascia andare via. La narrazione procede su due livelli: il presente nella Zona e la vita del passato. Cosa c’è oltre le recinzioni che chiudono il loro nuovo mondo nella Zona? Qualcuno cercherà di scoprirlo.
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