E’ il fenomeno musicale del momento, “La Musica non c’è” risuona nella testa di tutti, canticchiata sotto la doccia da nord a sud. Coez ha conquistato lo stivale. Un successo partito da lontano quello di Silvano Albanese, classe 1983 nato a Nocera Inferiore, ma cresciuto sotto il cielo della capitale. L’album “Faccio un casino” è in classifica da 26 settimane, l’ultimo singolo estratto è in vetta da 4 settimane di fila, in classifica da 17, il Tour iniziato il 31 ottobre è totalmente sold out, Coez sta vivendo il suo sogno. Numeri che hanno dell’incredibile per un album autoprodotto, ma che è figlio di tanto lavoro, sudore e del beat nel sangue. Il successo gravitava intorno a Coez ormai da tempo, singoli come “Siamo morti insieme” (estratto da “Non erano fiori” del 2012) e “La rabbia dei secondi” (estratto da “Niente che non va” del 2015) erano già entrati nelle rotazioni radiofoniche, sul web i numeri dell’artista romano erano confortanti ormai da tempo. Ma oggi Coez è arrivato definitivamente alla ribalta, senza la necessità di stravolgimenti stilistici o forzature sanremesi. Il successo di Coez è venuto naturale, giusto premio per un artista che ha lasciato che ad affermarsi fossero i contenuti, la ricerca di un beat sempre più convincente. E’ lui l’esempio di un panorama musicale in continua evoluzione, capace di accettare finalmente la commistione di generi, quelli di un rapper che è anche cantautore nel più pop dei sensi. Coez ha il flow, il ragazzo maneggia il rap come il cantato nella sua accezione più classica, i suoi testi sanno essere dolci e amari, taglienti ed acidi, le rime brillanti nella ricerca di figure retoriche, così come dirette e crude nella loro essenzialità. Silvano Albanese sperimenta da tempo, ha affinato negli anni la tecnica, ha imparato a plasmare l’elettronica, è cresciuto nella vocalità, si è imposto anche in versione acustica (il tour chitarra e voce “From the Rooftop”, chiuso nel gennaio 2017 e divenuto album digitale, ha stupito tutti). “Faccio un casino” è il frutto di anni di esperimenti e collaborazioni, Coez si è sporcato le mani con la musica dagli esordi di 10 anni orsono, si è lasciato influenzare e travolgere da stili diversi per divenire l’artista poliedrico e completo che tutti apprezziamo oggi.
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