Promette di rivelare storia, segreti e intrighi alla corte dei Windsor la nuova serie originale Netflix The Crown, disponibile su internet TV dal 4 novembre. Attraverso sei stagioni da dieci episodi l’una, la serie racconterà decennio per decennio il lungo regno della Regina Elisabetta II, a oggi la sovrana più longeva del Regno Unito, un monumento vivente e inossidabile del XX secolo.
Scritta dallo sceneggiatore e drammaturgo Peter Morgan (un talento nell’umanizzare i potenti, come ha già dimostrato nei film The Queen e Frost/Nixon), diretta dal regista di Billy Elliot e The Hours Stephen Daldry e prodotta da Andy Harries di The Queen, The Crown promette di raccontare il dietro le quinte di due indirizzi più famosi ed “esclusivi” al mondo: Buckingham Palace e Downing Street, rispettivamente sede della corona e del primo ministro inglese. L’obiettivo è «strappar via la maschera che la famiglia reale indossa in pubblico», dichiarano gli autori.
The Crown rivelerà non solo trame politiche e macchinazioni, ma anche vita, amori e relazioni che hanno forgiato i più grandi eventi della seconda metà del Novecento. Non aspettatevi dunque una serie formato “soap opera”, una nuova Downton Abbey: la serie sarà minuziosamente “storica”, incentrata sulla psicologia dei personaggi e di come questi siano influenzati dalla corona, appunto, e dal potere. «Ho visto tre grandi monarchie portate alla rovina perché incapaci di separare la vita privata dal dovere», viene ricordato alla neo-Regina interpretata dall’attrice Claire Foy. «Non puoi permettere a te stessa di commettere lo stesso errore».
Oltre che la storia di una famiglia, però, The Crown racconta l’epopea di tutta la Gran Bretagna del secondo Dopoguerra, dal 1947 a oggi. La prima stagione si apre con le nozze di Elisabetta e il principe Filippo, per poi proseguire con la salita al trono di Elisabetta, nel 1952, a soli 25 anni, in seguito alla morte di suo padre re Giorgio VI, malato di tumore ai polmoni. In una delle scene iniziali si vede il re (quello balbuziente de Il discorso del re, qui interpretato da Jared Harris) tossire sangue in un lavandino. È l’approccio tipico di Peter Morgan: usare tanti piccoli dettagli per costruire un mosaico più grande, tratteggiare a tasselli la psicologia di ogni personaggio.
Grande risalto sarà dato al rapporto tra la giovane Regina e Sir Winston Churchill. Lui, vecchio primo ministro di 77 anni, lei giovane Regina di 25. «È stato strano pensare alla relazione tra un uomo alla fine della sua carriera e una donna con tutta la vita davanti», ha dichiarato Morgan. Altro tema centrale sarà il conflitto tra la regina e la sorella Margaret, la principessa “ribelle” che pur di seguire il suo istinto (e sposare un uomo divorziato), mise a repentaglio la stabilità stessa della monarchia in Gran Bretagna.
Ma la “vera” Famiglia Reale come avrà preso The Crown, si chiederanno in tanti. Ovviamente i Windsor erano a conoscenza della serie fin dalla sua pre-produzione, ma, per il bene di tutti, Morgan ha preferito non coinvolgerli direttamente. «Ovviamente penso che a loro non piaccia non avere il controllo, ma è anche vero che analizzare la propria storia con tutta l’obiettività non sia proprio possibile», ha dichiarato. E quindi? E quindi niente, è probabile che il 4 novembre persino la Regina sarà stata davanti allo schermo a guardare The Crown.
Vanity Fair