Il progetto acustico avviato nel 2016 si compone di un nuovo capitolo, disponibile in digitale e in formato vinile
Dopo sei anni di attesa, il 14 ottobre uscirà From the rooftop 2, il progetto in acustico di Coez che sarà disponibile in digitale e in formato vinile. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
COEZ, ESCE FROM THE ROOFTOP 2
L’EP, come anticipato, uscirà venerdì 14 ottobre e sarà formato da 7 brani, due dei quali realizzati rispettivamente con Ariete e Frah Quintale. From the rooftop è un concept musicale avviato nel 2016 e nato l’anno prima dall’omonima serie di sessioni acustiche registrate su un tetto di Roma e poi pubblicate su YouTube. Quella in arrivo è la seconda parte del progetto e rappresenta la celebrazione dell’atmosfera acustica che ha caratterizzato gli anni della consacrazione di Silvano Albanese, in arte Coez. L’artista, 39 anni, è reduce dal successo dall’album Volare, arrivato a due anni e mezzo di distanza da È Sempre Bello (doppio disco di platino). Prima ancora, nel 2017, era stata la volta di Faccio un casino, che aveva raccolto oltre 20 dischi di platino tra album e singoli, grazie anche al brano La musica non c’è. From the rooftop 2 è stato realizzato insieme al batterista Giuseppe D’Ortona, al tastierista Valerio Smordoni e al violoncellista Carmine Iuvone. Nella scelta dei brani, il secondo volume di From the rooftop continua con la formula del primo progetto: ci sono alcune canzoni di Coez in chiave acustica e un paio di cover.
FROM THE ROOFTOP 2, LA TRACKLIST
- È sempre bello
- Fra le nuvole pt.2
- Nei treni la notte feat. Frah Quintale
- Fuori Orario
- Margherita feat. Ariete
- Le luci della città
- Essere liberi
COEZ, UN’ESTATE DI SUCCESSI
Coez è reduce da un’estate piena di concerti. Il cantautore ha portato la sua musica in giro per l’Italia con l’Essere liberi tour, un viaggio attraverso la musica del cantautore dagli esordi fino alle hit recenti. “Mi era mancato tantissimo suonare su un palco. E quando ci ho di nuovo messo piede, confesso di aver avuto paura di non reggerlo, di non essere più bravo abbastanza da poterlo sostenere”, ha raccontato l’artista a QdS. “Una volta tornato, però, mi sono reso conto che fondamentalmente erano tutte paranoie”.