Epic fall per Amazon, che a una settimana esatta dal lancio mondiale del libro più atteso dell’anno – “The Testaments” (“I testamenti”), sequel del best seller “Il racconto dell’ancella” (dal quale è stata tratta la serie Hulu, “The Handmaid’s Tale”, confermata per altre 4 stagioni) della scrittrice canadese 79enne Margaret Atwood, previsto per il 10 settembre – ha inviato un migliaio di copie del libro ad alcuni fortunatissimi lettori.
Il libro della scrittrice femminista è attesissimo, arrivando 36 anni dopo il primo romanzo, tanto che è stata stabilita una prima tiratura superiore alle 3 milioni di copie. Già prima di uscire, è stato anche selezionato tra i sei finalisti del “Booker Prize, 2019”, il più prestigioso premio letterario inglese.
Un danno enorme, quindi, quello causato da Amazon, se si considera che la Atwood (oggi al festival della letteratura di Mantova) sarà impegnata in un tour di lancio già paragonato a quello di una rockstar: martedì la presentazione ufficiale al National Theatre di Londra, che per l’occasione sarà collegato con mille sale cinematografiche in giro per il mondo, anticipata da un esclusivo incontro con pochi selezionatissimi fan in una libreria di Piccadilly Cyrcus alla mezzanotte esatta di lunedì. Quindi partirà per un giro del Regno Unito e in Irlanda che la porterà a Gateshead, Salford , Birmingham, Oxord, Brighton e Dublino tra il 26 ottobre e il 2 novembre. Il tour proseguirà poi negli Usa. Insomma, un’operazione globale, vanificata dalla società di Bezos.
Naturalmente, l’intero piano marketing prevedeva un riserbo assoluto sul volume sia da parte di giornalisti sia dei rivenditori. Tutto inutile: Amazon ha rotto l’embargo e si è anche rifiutata di spiegare come ciò possa essere successo.
“Un esiguo numero di copie del libro è stato distribuito per errore da un rivenditore, errore al quale ora è stato posto rimedio”, ha annunciato un arrabbiatissimo Todd Doughty, direttore esecutivo della casa editrice Doubledaymber (che però non ha mai pronunciato il nome Amazon). “Apprezziamo moltissimo tutti i lettori e i rivenditori che hanno atteso pazientemente per poter disporre del nuovo romanzo”, ha aggiunto, “Intendiamo inoltre rassicurare tutti i lettori del mondo che riceveranno la loro copia nel giorno stabilito, che per noi resta martedì 10 settembre”.
Naturalmente l’errore di Amazon ha riaperto la guerra tra il gigante della distribuzione online e i librai indipendenti, i quali hanno subito sottolineato come loro sarebbero stati duramente puniti – come del resto previsto dai contratti di distribuzione sottoscritti con gli editori – se non avessero rispettato l’embargo. Inoltre è loro convinzione che invece Amazon non subirà alcuna conseguenza. L’American Booksellers Association ha espresso la sua “grande delusione per questa flagrante violazione del protocollo concordato per la pubblicazione di questo libro al pubblico”.
Lexi Beach, proprietaria di Astoria Bookshop, ha affidato ai social tutta la sua frustrazione a Twitter. “Ci saranno conseguenze ZERO per Amazon, che violerà non solo quello sulla stampa, ma l’intero contenuto di questo accordo di embargo che alcuni dirigenti hanno sicuramente firmato digitalmente con Adobe Sign proprio come tutti noi”. E aggiunge: “la cosa ridicola è che Amazon non farà un soldo vendendo questo libro. I libri (specialmente le grandi pubblicazioni come questa) sono sempre stati un’operazione in perdita per loro. Mentre io e molti altri rivenditori indipendenti contiamo su questa versione per pagare le nostre bollette”. In realtà, anche il “New York Times” aveva violato i vincoli del contratto, avendo ricevuto una copia del romanzo in anticipo senza alcuna prescrizione, nonostante anche i giornalisti fossero sottoposti al vincolo di segretezza.
Circa la storia, con “I testamenti”, Atwood riporta il lettore laddove lo aveva lasciato con “Il racconto dell’ancella”, conducendolo indietro nel tempo e nella storia stessa. Il libro, nato nel 2016 come cover story per la rivista “Time“, si sviluppa attraverso la narrazione di tre donne collegate a Gilead: una giovane cresciuta nella società oppressiva; un’adolescente canadese che scopre la verità sulle sue origini e zia Lydia, la cattiva del romanzo e della serie tv. Per saperne di più – a meno che non siate tra quel migliaio di fortunati beneficati da Amazon – dovrete aspettare martedì 10 ottobre.
Andrea Sparaciari, Business Insider Italia