Eleonora Giorgi, nonostante il trascorrere inesorabile del tempo, rimane una delle icone (sexy) del cinema italiano: particolarmente popolari le sue interpretazioni in film che sono diventati veri e propri cult del cinema del Belpaese tra gli anni ’70 e ’80.
In occasione di una lunga e interessante intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, Eleonora Giorgi si è lasciata andare a qualche confessione intima riguardante la sua vita passata.
In particolare l’attrice ha parlato dei suoi eccessi, sfociati nell’uso di droga: “Nonostante fossi ostile all’idea, mi feci convincere a fumare l’eroina e in breve di quella nebbia che alterava le percezioni e dilatava i contorni fui prigioniera – ha ammesso Eleonora Giorgi su Il Fatto Quotidiano -. In breve tempo non fui più me stessa e un giorno, sul set di un servizio fotografico, mentre già lavoravo nel cinema da molto tempo, cominciai a tremare di freddo e a sentirmi veramente male. In un raro momento di lucidità, chiesi aiuto a mio padre e a Giulia: Se prometti di smettere e disintossicarti, puoi venire a stare da noi”.
A ‘salvarla’ da quel periodo di sregolatezze è stato Angelo Rizzoli, l’uomo diventato suo marito nel 1979: “Per anni sono stata trattata dai media con pregiudizio, come la squinzia senz’arte né parte, quella che aveva fatto la furba con l’editore, l’arrampicatrice sociale che non sono mai stata. Ero sempre come l’ospite non gradito, il côté frivolo della faccenda, la donna inopportuna che aveva sposato un uomo che secondo i disegni familiari avrebbe dovuto avere in sorte una donna dell’ altissima borghesia milanese. Il cinema italiano colto mi snobbava: non c’era una volta che incontrassi Antonioni senza che lui mi ignorasse platealmente”.
Il Messaggero