Direttore artistico e conduttore per il terzo anno consecutivo
Amadeus fa tris: sarà il direttore artistico e conduttore anche dell’edizione 2022 di Sanremo, in programma dall’1 al 5 febbraio. L’annuncio ufficiale questa sera in diretta al Tg1.
“Ma chi l’avrebbe mai detto! Io, per primo, non avrei mai detto che avrei condotto tre Festival di Sanremo di seguito!”, commenta emozionato ‘Ama’, raggiunto in vacanza in Sardegna.
“È una grandissima gioia e per questo ringrazio l’amministratore delegato Carlo Fuortes e il direttore di Rai1 Stefano Coletta che mi hanno voluto al timone della 72esima edizione del Festival di Sanremo, a febbraio 2022. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare, di cominciare ad ascoltare le canzoni, di condividerle con voi. Ci saranno bellissime canzoni in gara, poi ci sarà lo spettacolo, il divertimento, le emozioni e tante sorprese”.
Da pochi giorni al timone dell’azienda, Fuortes ha voluto subito affrontare il dossier Sanremo, dando il via libera – d’intesa con Coletta – al quel ‘triplete’ che era nell’aria da tempo: proposta subito dall’allora ad Salini ad Amadeus, appena spenti i riflettori del festival 2021, l’ipotesi è tornata prepotentemente all’attenzione dopo il trionfo europeo dei Maneskin, fortemente voluti sul palco dell’Ariston dal direttore artistico e vincitori del festival 2021. Un’edizione particolarmente difficile, che nelle intenzioni di Amadeus e del sodale di sempre Fiorello doveva essere il festival della rinascita, ma che ha dovuto fare i conti con la pandemia, rinunciando al pubblico in sala per allinearsi con le indicazioni del Comitato tecnico scientifico. Eppure un’edizione andata in archivio con una finale da 10,7 milioni di spettatori pari al 53.5% e una media complessiva da 8,4 milioni di spettatori con il 46,5%, e con una raccolta pubblicitaria record da 38 milioni di euro, 1 milione in più del 2020, nonostante l’assenza degli eventi esterni. Numeri che non possono essere sfuggiti all’attenzione di Fuortes. Senza dimenticare il ringiovanimento del pubblico (l’età media è scesa da 54,4 anni a 53), il boom digital e social e soprattutto la scelta di un cast fortemente innovativo, dai Coma-Cose a Fulminacci, dalla Rappresentante di lista ai Maneskin appunto, che dopo il successo all’Eurovision Song Contest sono in vetta alle classifiche d’Europa e si sono appena regalati una collaborazione con Iggy Pop.
“Il percorso musicale intrapreso due anni fa da Amadeus – sottolinea oggi il direttore di Rai1 Stefano Coletta – ha segnato un cambiamento culturale importante nella storia del Festival che ha portato i Maneskin, vincitori dell’ultima edizione, ad aggiudicarsi anche l’Eurovision Song Contest, importante riconoscimento internazionale per la canzone italiana. E’ in questa direzione di innovazione, uno degli obiettivi del Servizio Pubblico, che la Rai intende proseguire per valorizzare in modo sempre maggiore il talento musicale attraverso l’evento televisivo più popolare del Paese”. Squadra che vince non si cambia, dunque. E mentre l”Ama ter’ vola sui social, è già partito il toto-Fiorello: nel 2022 ci sarà?
Ansa.it