Pare che alla Disney ci siano non pochi grattacapi, secondo ciò che rivela il sito americano Comicbook: tra due anni la celebre compagnia di intrattenimento perderà i diritti per sfruttare in esclusiva il suo personaggio più iconico. Quindi Mickey Mouse, la cui prima apparizione risale al 1928 nel cortometraggio animato Steamboat Willie, alla fine del 2023 diventerà di dominio pubblico. La Disney in passato era riuscita a prolungare la scadenza dei diritti esclusivi
Alla Disney pare ci siano grattacapi e forti mal di testa, almeno secondo ciò che rivela il sito americano Comicbook. Il motivo non è di poco conto, anzi: tra due anni la mitica casa cinematografica di Topolino perderà i diritti per sfruttare in esclusiva il suo personaggio più iconico. Topolino, appunto.
La prima apparizione di Mickey Mouse, il topo più famoso del mondo, risale al 1928. Quell’anno comparve al timone nel cortometraggio animato “Steamboat Willie”. Quindi, in base alle regole del copyright, alla fine del 2023 diventerà di dominio pubblico, dato che sono trascorsi 95 anni.
La Disney in passato era riuscita a prolungare la scadenza dei diritti esclusivi (per ben due volte) ma pare che stavolta non ci sia nulla da fare: Topolino diventerà di dominio pubblico.
GIÀ PROROGATI DUE VOLTE I DIRITTI ESCLUSIVI
Nel 1976 la Disney è riuscita a scamparla, prorogando la scadenza del diritto di sfruttamento in esclusiva. I diritti scadono dopo 56 anni, quindi nel 1976 Mickey Mouse avrebbe dovuto diventare di tutti, invece è rimasto ben ancorato alla casa del castello di Walt.
Poi arrivò il 1998, l’altro anno in cui Topolino sarebbe potuto (e dovuto) diventare del popolo. Eppure anche allora la Disney è riuscita a prolungare ancora la scadenza, arrivando a 95 anni.
COSA CAMBIERÀ?
C’è chi è convinto che l’universo di Disney possa cambiare a partire dal 2024, non avendo più il suo Topolino solo suo.
Eppure altri sono convinti che nulla cambierà, un po’ come è accaduto con Winnie the Pooh: anche l’orsetto giallo creato da A.A. Milne è diventato di dominio pubblico all’inizio di quest’anno, alla scadenza dell’esclusività dei diritti. Eppure nulla è cambiato per Winnie the Pooh perché i suoi comprimari, che sono nati dopo di lui, mantengono ancora il copyright.
Ricordiamo che Winnie è un personaggio Disney, nel senso che The Walt Disney Company è stato l’editore e il detentore del copyright sul personaggio ed editore di cartoni animati e fumetti.
Lo stesso vale per Topolino: l’intero universo in cui si muove è ricco di elementi e personaggi il cui copyright rimane per adesso “die hard”, duro a morire.
IL CASO DELL’HORROR DI WINNIE THE POO: AVREMO ANCHE DEGLI HORROR CON TOPOLINO?
Eppure ricordiamo che quest’anno è uscito un film horror dal titolo “Winnie the Pooh: Blood and Honey” in cui un efferato pazzo criminale ha la maschera di Winnie the Poo, cosa che prima di quest’anno non sarebbe mai potuta accadere. Un sinistro makeover, diretto da Rhys Waterfield, che mostra un inedito orsetto giallo, qui macchiato di parecchio rosso sangue…
Quindi dobbiamo prepararci a cose di questo genere a partire dal 2024, con incursioni di Mickey Mouse anche nell’orrore e dovunque? Chissà…
Secondo la legge statunitense sul copyright, 95 anni è il periodo di tempo massimo in cui un’opera artistica anonima o pseudo-anonima riceve protezione. Ma, come sottolinea la giornalista Inga Parkel in un recente articolo apparso sul quotidiano britannico online The Independent, ci sono limitazioni che continueranno ad applicarsi, nonostante la scadenza del copyright.
“Si potrà usare il personaggio di Topolino come è stato originariamente creato per creare storie varie oppure storie di Topolino con questo personaggio”, ha spiegato a un altro quotidiano inglese, ossia il Guardian, Daniel Mayeda. Si tratta del Direttore associato della Documentary Film Legal Clinic alla UCLA School of Law.
“Ma se lo fanno in un modo in cui la gente penserà alla Disney – il che è abbastanza probabile perché ha investito in questo personaggio per così tanto tempo – allora in teoria la Disney potrebbe dire che hanno violato il suo copyright”.
LA STORIA DI MICKEY MOUSE
Il topo animato della Disney è stato originariamente creato il 1° ottobre 1928. Sarà quindi il 1°ottobre 2024 il giorno in cui, a 95 anni suonati, Topolino rinascerà come personaggio di pubblico dominio.
La prima apparizione di Topolino è stata nel cartone animato in bianco e nero “Steamboat Willie”, un’opera che è diventata pionieristica nell’animazione e un pilastro della cultura pop, anche. È stato uno dei primi cortometraggi a usare il suono sincronizzato, con musica ed effetti sonori che corrispondevano ai movimenti sullo schermo.
Dalla prima apparizione, Mickey Mouse si è trasformato nel corso degli anni, tuttavia è la prima apparizione del 1928 quella per cui il personaggio sarà privato del suo copyright, ha spiegato Mayeda al Guardian.
Gli aspetti particolari del personaggio che il pubblico generalmente associa come parte del marchio Disney rimarranno off-limits, aggiunge Mayeda. “Se il pubblico è confuso nel pensare che un’opera in particolare sia affiliata alla Disney, potrebbero derivarne gravi conseguenze legali”, spiega Inga Parkel sull’Independent.
“I diritti d’autore sono limitati nel tempo. I marchi non lo sono”, chiarisce Daniel Mayeda interpretato dal Guardian. “Quindi la Disney potrebbe avere un marchio essenzialmente in perpetuo, purché continuino a usare varie cose mentre sono registrati, che si tratti di parole, frasi, personaggi o altro”.