Come la Sindrome di Stendhal che davanti ad un’opera d’arte provoca turbamento, così davanti all’iperofferta di serie tv offerte da Netflix, si può essere smarriti al punto tale da non saper scegliere cosa vedere. Per evitarlo, è Netflix stessa a correre ai ripari dai “mali” provocati da se stessa, con la funzione “riproduci qualcosa“.
Se i più disattenti ancora non ci hanno fatto caso, si tratta di una nuova funzionalità che non consiglia propriamente cosa vedere, ma lo riproduce in base alle nostre visioni precedenti. In pratica è l’algoritmo Netflix che fa i conti con i nostri gusti e manda in play quello che ipotizza possa piacerci.
«Con il pulsante Riproduci qualcosa ti ritroverai subito all’interno di una serie o di un film selezionato sulla base dei contenuti che hai già guardato e sui tuoi gusti», spiega Cameron Johnson, responsabile dell’innovazione del prodotto a Netflix sul blog ufficiale.
Se non piace ciò che la piattaforma ha selezionato per noi, si clicca di nuovo sulla funzione «Riproduci qualcos’altro» per una seconda opzione. Questa nuova opzione è comparsa sugli schermi italiani degli utenti Netflix, lo scorso 28 aprile, un po’ in sordina senza il tam tam del marketing (ma studiata a lungo) e solamente sull’app per Smart tv, non ancora sugli altri device.
La scritta «Riproduci qualcosa» che si trova sotto il nome del proprio profilo oppure nel menù di navigazione a sinistra dello schermo, è frutto di un’attenta strategia che mira ad eliminare quegli umani momenti di indecisione che possono durare anche il tempo di perdere la serata o nel caso dei più proattivi, portare ad un’altra piattaforma a cui si è abbonati. Ormai si possono contare su una mano le più popolari, e su due aggiungendo quelle più di nicchia. Ma la concorrenza in streaming è ormai una certezza, che è in qualche modo legata a doppio filo a quell’umana incertezza, a cui Netflix ha dichiarato guerra.
Paolo Travisi, leggo.it