Bruce Willis, la moglie condivide scatti di lui con Demi Moore: “Anche a me piacevano insieme”

Bruce Willis, la moglie condivide scatti di lui con Demi Moore: “Anche a me piacevano insieme”

La moglie di Bruce Willis è in vena di ricordi in stile “famiglia allargata” e condivide su Instagram uno scatto in cui il marito è insieme all’ex Demi Moore: “Sì, anche a me piacevano insieme”, scrive Emma Heming, sposata con l’attore da 13 anni. La foto, che fa parte di una raccolta di immagini social postate come tributo all’attore per il suo 68esimo compleanno, ritrae i due all’inaugurazione del Planet Hollywood al Mall of America a Bloomington, Minnesota, il 12 dicembre 1993.

Nel post originale di @lovefool.99, insieme ad una serie di foto di Bruce Willis in alcuni dei suoi ruoli iconici si legge: “Il mio cuore va a lui e alla sua famiglia mentre stanno affrontando la sua terribile malattia”.

L’afasia Nella primavera dello scorso anno Bruce Willis ha annunciato il suo ritiro dalla scene, e le sue condizioni sono andate via via peggiorando nel corso dei mesi. Con un toccante post social la famiglia ha annunciato che l’attore era affetto da afasia, una malattia degenerativa che fa perdere la capacità di esprimersi mediante la parola o la scrittura o di comprendere il significato delle parole dette o scritte da altri. “Agli straordinari fan di Bruce, come famiglia, volevamo farvi sapere che il nostro amato Bruce ha avuto problemi di salute e gli è stata recentemente diagnosticata l’afasia, che sta influenzando le sue capacità cognitive. Di conseguenza, e con molta considerazione, Bruce si sta allontanando dalla carriera che ha significato così tanto per lui…”.

La demenza Le condizioni di Bruce sono progressivamente peggiorate e a febbraio 2023 la famiglia ha annunciato la diagnosi definitiva: demenza fronto-temporale. In un comunicato diffuso sui social i familiari dell’attore hanno sottolineato come la demenza fronto-temporale sia la forma più comune di demenza nelle persone sotto i 60 anni. “Oggi non ci sono cure per la malattia, una realtà che speriamo possa cambiare negli anni a venire”.

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