(Tiziano Rapanà) Confesso la mia totale antipatia per Joséphine, ange gardien, telefilm francese che furoreggia nel palinsesto di La7. Lo trovo insopportabile, perché dimostra una statura culturale ed intellettuale pari ad un’anonima puntata di Kiss me Licia. Non mi spiego davvero il successo di questa cosina piccola piccola, che si rigenera banale e prevedibile ad ogni suo episodio. Non ha un fermento estetico – e per carità lo stesso si può dire di buona parte della fiction in tv -, non ha una forza narrativa e non ha degli attori capaci di tenere in piedi il tutto. Si può forse dire qualcosa di ben diverso e di più benevolo nei confronti della protagonista, ossia la convincente Mimie Mathy, epperò nemmeno lei può far nulla per migliorare il disastroso impianto creativo del telefilm. Comunque, per La7, il prodotto è una certezza fruttuosa che consente di raccogliere buoni ascolti.
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