Se si vuole mettere la Rai fuori mercato, allora il tetto di 240mila euro ai compensi per gli artisti che lavorano per il servizio pubblico e’ la strada, “e mi auguro non sia cosi’. Trovo inadeguato seguire l’ondata di populismo. C’e’ chi dice ‘ora e’ arrivato il momento di fare sperimentazione’, ma io penso che la sperimentazione si possa fare in altro modo, senza abbandonare le certezze”. Cosi’ Paolo Bassetti, presidente e amministratore delegato di Endemol Shine Italy che produce la serie ‘Sorelle’, presentata oggi in conferenza stampa a viale Mazzini e in onda da giovedi’ 9 in prima serata su Rai1. Bassetti ha rilevato che rispetto agli altri competitor, “la Rai e’ un’azienda gia’ attenta al contenimento dei costi e ai compensi. Questa e’ un tema che ci riguarda tutti. Mi risulta che in nessun altro Paese del mondo ci siano tetti ai compensi per le star, neanche nelle televisioni pubbliche, non vedo perche’ si debbano mettere in Italia. La Rai e’ un’azienda che vive anche di pubblicita’ e i conduttori per l’intrattenimento e gli attori nelle fiction portano un valore aggiunto molto alto alla creazione del prodotto. Ecco perche’ secondo me il tetto e’ una cosa inadeguata, su cui bisognera’ fare delle forti riflessioni e su cui mi auguro si trovi una soluzione. La Rai e’ la risorsa piu’ importante per tutto il sistema produttivo indotto compreso”.