“E’ la prima volta che sono un po’ in difficoltà in tutti questi anni, e la rabbia che si accumula in certi momenti è alta e si chiede sempre al conduttore di controllarla, perché è giusto che sia così. Però oggi faccio fatica e vi spiego perché”. E’ iniziato così lo sfogo di Massimo Giletti, che ieri ha aperto la puntata di ‘L’Arena‘, su Rai Uno, denunciando le minacce che due suoi ospiti hanno ricevuto dopo aver partecipato alla trasmissione.
“Pochi minuti fa, prima del telegiornale, ho fatto una telefonata a una persona che è venuta in questa trasmissione a denunciare un certo tipo di collusioni che ci sono con i poteri forti in Sicilia – ha detto Giletti – questa persona mi ha detto ‘Io temo adesso per la mia vita’. Siccome queste cose le ha dette in questa trasmissione ed è stato attaccato per averle dette qui, io mi sento responsabile”. La persona cui fa riferimento il conduttore è il capo di riscossione Sicilia, l’avvocato Fiumefreddo. Ma anche il capo della Protezione civile della Calabria, Carlo Tanzi, ha spiegato Giletti, ha ricevuto le stesse minacce.
“Io guardo questi signori che ci stanno seguendo e sanno anche il perché – ha sottolineato Giletti – per me le minacce (che ho avuto anche io questa settimana) sono solo uno stimolo per andare avanti e dare rispetto a persone come Fiumefreddo e Tanzi, persone di cui l’Italia dovrebbe essere contenta e sulle quali dovrebbe poggiare il proprio futuro. Io all’avvocato Fiumefreddo e a Tanzi voglio dire che sono qua, e finché mi faranno stare qua sono con loro e ‘L’Arena’ è con loro”.
AdnKronos