
La competizione canora dell’era sovietica tornerà a settembre
Dopo l’esclusione della Russia dall’Eurovision Song Contest nel 2022 a seguito dell’invasione dell’Ucraina, il Cremlino ha deciso di rispondere con il rilancio di una propria kermesse musicale. Il presidente Vladimir Putin ha infatti firmato un decreto per riportare in vita Intervision, il concorso canoro che si tenne tra il 1965 e il 1968 sotto la guida dell’Unione Sovietica di Leonid Brežnev, e successivamente tra il 1977 e il 1980.
Secondo quanto trapelato, il festival dovrebbe svolgersi già quest’anno, a settembre.
Intervision: il ritorno della “risposta russa” all’Eurovision
Nata come alternativa all’Eurovision Song Contest, Intervision fu ideata per promuovere i valori culturali del blocco orientale, in contrapposizione a quelli occidentali. Nel corso degli anni sono stati fatti diversi tentativi di rilancio, ma senza successo.
Ora, il nuovo obiettivo dichiarato dal governo russo è “sviluppare la cooperazione culturale e umanitaria internazionale”, come sottolineato dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov lo scorso dicembre.
Secondo quanto riportato dall’agenzia TASS, oltre 25 Paesi avrebbero già mostrato interesse per la competizione, tra cui diversi Stati dell’America Latina e membri dei BRICS (Brasile, Russia, India e Cina).
Eurovision e il rapporto con la Russia
La Russia è entrata nell’Eurovision Song Contest nel 1994, vincendo nel 2008 con Dima Bilan. Tuttavia, negli ultimi anni le tensioni politiche hanno influenzato la partecipazione russa: nel 2017, ad esempio, la cantante Julija Samojlova non poté esibirsi a causa di un divieto di ingresso in Ucraina imposto dai servizi di sicurezza di Kiev.
Ora, con la creazione di Intervision, la Russia sembra intenzionata a proporre un festival musicale alternativo, radicato nei propri valori e svincolato dalle regole e dallo spirito inclusivo dell’Eurovision.