“La macchina organizzativa del Festival di Sanremo è la massima espressione di ogni singolo reparto dell’azienda”. Così il Direttore generale Rai Giampaolo Rossi, ospite nel programma “XXI Secolo”, ideato e condotto da Francesco Giorgino, in onda su Rai 1. “Dietro quell’immagine molto colorata dei grandi artisti e dei conduttori – prosegue Rossi – si muovono centinaia di persone della Rai, e non solo, che per mesi mettono in piedi uno dei più grandi show di intrattenimento in Europa, l’esempio più alto e complesso di produzione interna. Tutto ciò avviene in spazi straordinariamente evocativi, la città di Sanremo e il Teatro Ariston. Ma l’Ariston non è il Madison Square Garden, quindi riuscire a fare quello che facciamo, fermare l’Italia su un evento di questo tipo, è uno sforzo produttivo che solamente la Rai è in grado di compiere”.
Il Dg Rai sottolinea, inoltre, l’importanza del personale dell’azienda: “La Rai – dice – è innanzitutto un’azienda di persone, di donne e di uomini che tutti i giorni consentono di mandare in onda per 24 ore l’intera programmazione su tutti i suoi canali. Le risorse tecnologiche e le risorse economiche consentono alle risorse umane di lavorare al meglio; quindi, un servizio pubblico che è finanziato in linea con i parametri europei può aiutare a migliorare ancora di più questo lavoro straordinario”.
Quanto al Festival e ai temi di attualità politica e sociale, Rossi aggiunge: “I temi di attualità e dalla valenza sociale sono legati alla natura stessa del Festival e alla natura della musica, dell’arte in sé. Sanremo è una grande manifestazione artistica e di intrattenimento. Le canzoni affrontano tematiche sociali perché gli artisti che vanno all’Ariston offrono la testimonianza della loro visione del mondo”.
Un’ultima considerazione, infine, sul futuro della Rai: “Gli italiani – conclude Rossi – devono aspettarsi dal futuro una Rai salda nel suo ruolo di Servizio Pubblico, che sappia raccontare la complessità evolutiva della nostra Nazione, come è stato fatto fino ad oggi; accompagnando la crescita di ciascuno di noi e dando un segnale di come si può cambiare in meglio questo Paese, raccontandone in alcuni casi anche le storture. Questa è una parte fondamentale del ruolo del giornalismo oggi, insieme a quello di aiutare questo paese a crescere in maniera sempre più coesa”.