FESTIVAL DI SANREMO 2017, ECCO LA CONTROPROGRAMMAZIONE MEDIASET ALLA CORAZZATA CONTI-DE FILIPPI: DEBOLE MA NON INESISTENTE

FESTIVAL DI SANREMO 2017, ECCO LA CONTROPROGRAMMAZIONE MEDIASET ALLA CORAZZATA CONTI-DE FILIPPI: DEBOLE MA NON INESISTENTE

Niente produzioni originali o programmi di punta, ma una scelta che comunque dimostra la volontà di provarci, offrendo un’alternativa diametralmente opposta ai contenuti tipici di Sanremo. Sarà il cinema il protagonista assoluto della settimana festivaliera targata Canale5, con cinque pellicole recenti osannate da pubblico e critica. La sfida per la regina di Mediaset in coppia con il potente conduttore Rai, non è vincere l’auditel, ma sbancare

carlo-conti-e-maria-de-filippiEra il 2004, e una eroica Simona Ventura conduceva un Festival di Sanremo senza major discografiche e con un parco concorrenti che eufemisticamente potremmo definire “debole”. Canale5, approfittando dell’evidente difficoltà di Mamma Rai, aveva deciso di mandare in onda anche nella settimana sanremese una puntata del Grande Fratello (allora condotto da Barbara D’Urso) e il risultato era stato clamoroso: 8.707.000 spettatori per il Festival (29,38% di share), 8.334.000 (32,26%). E il sorpasso clamoroso non si era limitato solo alle percentuali di share, visto che in sovrapposizione il Gf aveva ottenuto 8,3 milioni di spettatori contro i 7,3 del Festival. Per la prima volta nella storia, dunque, Sanremo veniva battuto da un altro programma.
Tempi lontani, ormai, e di controprogrammazione forte ce n’è stata sempre meno. Inciucione Raiset, secondo alcuni; presa d’atto da parte del Biscione che forse non è il caso di sprecare format dal forte potenziale, secondo altri. Fatto sta che quest’anno, appena è stata annunciata la partecipazione di Maria De Filippi al fianco di Carlo Conti, in troppi avevano troppo sbrigativamente deciso che Mediaset non avrebbe opposto la benché minima resistenza, visto che il suo volto di punta sarebbe stato sul palco dell’Ariston.
Ma chi si aspettava cinque prime serate di monoscopio per non disturbare i manovratori festivalieri, è rimasto leggermente deluso. Sia chiaro: niente produzioni originali o programmi di punta, ma una scelta che comunque dimostra la volontà di provarci, offrendo un’alternativa diametralmente opposta ai contenuti tipici di Sanremo. Sarà il cinema il protagonista assoluto della settimana festivaliera targata Canale5, con cinque pellicole osannate da pubblico e critica e in un modo o nell’altro protagoniste delle ultime edizioni degli Oscar. Si comincia martedì con “Il discorso del re” (con Colin Firth e Helena Bonham-Carter), mentre mercoledì tocca a “The Blind Side”, il film che ha permesso a Sandra Bullock di vincere inaspettatamente l’Oscar come migliore attrice protagonista. Giovedì sera, Anne Hathaway e Matthew McCounaghey saranno i protagonisti di Interstellar, mentre venerdì tocca a Gravity, diretto da Alfonso Cuaron e interpretato da George Clooney e Sandra Bullock. Sabato sera, infine, quando in riviera si consumerà l’ultimo atto del Festival di Sanremo 2017, Canale5 manda in onda Il Grande Gatsby, trasposizione cinematografica del capolavoro di Francis Scott Fitzgerald, interpretata da Leonardo DiCaprio.
È evidente che Canale5 non batterà RaiUno, ma la scelta di trasmettere cinque grandi film in prima visione mostra comunque un barlume di originalità e la voglia di offrire al telespettatore un’alternativa vera al Festival. Per quanto riguarda Sky e Discovery, che ormai attirano un numero sempre meno trascurabile di telespettatori anche in chiaro, come di consueto andrà tutto in onda come previsto, come se a Sanremo non stia succedendo nulla di particolare. È il solito approccio scavezzacollo delle ultime arrivate nell’agone televisivo generalista, che per indole e target di riferimento non mostrano il minimo timore reverenziale.
Anche quest’anno, dunque, il Festival vincerà agevolmente la sfida degli ascolti. Ma mai come quest’anno, d’altro canto, conterà soprattutto la proporzione della vittoria, visto che Carlo Conti e Maria De Filippi insieme dovrebbero garantire ascolti da urlo.

di Domenico Naso, Il Fatto Quotidiano

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