A un anno dalla morte di David Sassoli, presidente del Parlamento europeo dal 2019 fino al giorno della sua scomparsa l’11 gennaio 2022, esce “La saggezza e l’audacia. Discorsi per l’Italia e per l’Europa”. La prefazione affidata al Capo dello Stato
Aun anno dalla morte di David Sassoli, presidente del Parlamento europeo dal 2019 fino al giorno della sua scomparsa l’11 gennaio 2022, esce “La saggezza e l’audacia. Discorsi per l’Italia e per l’Europa”, a cura di Claudio Sardo, in libreria dal 6 gennaio per Feltrinelli.
La prefazione è affidata al presidente Sergio Mattarella, un modo per il Capo dello Stato di ricordare e rendere omaggio alla personalità e all’impegno profuso da Sassoli per la democrazia in Europa.
Toccanti le parole con cui ricorda l’uomo.
“David Sassoli era mite e coraggioso. Aveva grande forza, che proveniva dalle sue convinzioni, dai suoi ideali, radicati nella fede e maturati nelle esperienze della vita. Anche per questo era aperto all’ascolto -scrive Mattarella. – Cercava di cogliere i segni nuovi dei tempi, considerava il dialogo un tesoro prezioso cui attingere non soltanto nei momenti di difficoltà. Il suo sorriso era un tratto di gentilezza, che esprimeva una spontanea empatia, espressione della sua cultura. David Sassoli ci manca. La sua testimonianza di correttezza e competenza nella professione giornalistica, poi di servizio, e quindi di guida, nelle istituzioni europee, costituiscono un patrimonio che è comunque ancora fra noi. Va fatto conoscere ancor di più, vanno approfonditi e meditati gli scritti che ci ha lasciato”.
“David Sassoli ci manca. La sua testimonianza di correttezza e competenza nella professione giornalistica, poi di servizio, e quindi di guida, nelle istituzioni europee, costituiscono un patrimonio che è comunque ancora fra noi”
Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica
Poi il Capo dello Stato ripercorre il difficile periodo che Sassoli affrontò nel corso del suo mandato come Presidente del Parlamento europeo.
“A David Sassoli, negli anni della sua presidenza, è toccato in sorte di affrontare un’emergenza senza precedenti: la terribile pandemia di Covid-19. Una drammatica emergenza sanitaria che non ha risparmiato alcun Paese e ha richiesto interventi di portata straordinaria”, scrive.
Poi continua: “L’Unione europea ha compiuto scelte coraggiose, si è dotata di strumenti inediti – come il debito comune – che hanno modificato indirizzi che sembravano consolidati. Le istituzioni dell’Europa, superata una prima fase di incertezza, hanno saputo rispondere insieme, e lo hanno fatto con una determinazione che ha consentito maggiore protezione ai cittadini e sostegno alla ripresa, dopo il freno imposto all’economia e alla vita sociale. La risposta alla pandemia, insomma, in questo modo è risultata significativamente diversa da quella che l’Unione aveva dato ai terremoti finanziari dei primi anni duemila”, prosegue il presidente della Repubblica.
“Oggi la Ue rappresenta una dimensione essenziale, irrinunciabile per la nostra democrazia e per la libertà di ogni cittadino. Senza le istituzioni europee i singoli Stati, anche i più grandi, sarebbero impotenti di fronte alle sfide sempre più globali: dai mutamenti climatici ai movimenti migratori, dalle dinamiche demografiche a quelle geopolitiche e militari condotte da attori di dimensione continentale, ai poteri economici e finanziari che travalica noi confini e condizionano i mercati”.