Dopo ‘The Dark Crystal’, il film del 1982 di Jim Henson, arrivano dieci episodi diretti da Louis Leterrier. Si torna così nei luoghi del creatore dei mondi più fantasiosi per il piccolo e grande schermo. Protagonisti Mark Hamill e Alicia Vikander. Parla la figlia Lisa: “Papà era affascinato dalla tecnologia, non avrebbe mai pensato di fare il burattinaio”
“Per tutti sarà sempre il papà dei Muppet, un florilegio di pupazzi e burattini che ha invaso il mondo e affascinato intere generazioni. Ma Jim Henson resta, semplicemente, il mio papà”. Giusto in tempo per le anticipazioni di The Dark Crystal: Age of Resistance, la serie prequel del film dell’82 in mano a Frank Oz e a Jim Henson, la prima a mettersi sulle tracce del Cristallo Nero è proprio una delle figlie di Jim, Lisa Henson, oggi a capo della società di famiglia e produttrice esecutiva della serie distribuita da Netflix. “Penso di non aver mai conosciuto davvero mio padre” ci racconta Lisa, capelli lunghi, occhi da falco. “Per esempio, solo leggendo la sua biografia curata da Brian Jay Jones, ho scoperto che un giornale locale lo proclamò genio creativo già a diciott’anni. Ricordo la faccia triste quando i suoi esperimenti non erano ben accolti dal pubblico. “Perché non mi capiscono?”, sentivo borbottare. Poco dopo il sorriso tornava e ci inventavamo insieme un nuovo appuntamento con lo show dei Muppet”. A forza di accarezzare l’eredità fantasy del padre, Lisa ha dato l’ok alla prima mostra permanente dedicata a Sesame Street, Muppet Show, Fraggle Rock, The Dark Crystal e Labyrinth. Cinque anni dopo l’inaugurazione a New York, la famiglia Henson continua a donare stoffe, bozzetti e cimeli dell’archivio di Jim-il-burattinaio al Museum of the Moving Image nel Queens, con tutti i personaggi storici spolverati e restaurati: Kermit la rana, la maialina guascona Miss Piggy, l’extraterrestre stunt Gonzo, il batterista hell’s angel Animal, l’orso Fozzie, il cane-pianista Rowlf, il cuoco svedese Olaf, la band di Dr. Denti e gli Electric Mayhem, e gli altri. L’universo Muppet, fatto di smorfie, gesti, ombre, varietà e détour, fa da magnete non solo per produzioni come The Dark Crystal: Age of Resistance, apre anche la strada a celebrazioni in tutto il mondo, tra queste, l’Imagination Unlimited allo Skirball Cultural Center di Los Angeles. Nato nel ’36 a Greenville, Mississippi, “mio padre ha mosso i primi passi nello show business con il Junior Morning Show, negli anni Cinquanta, a poche settimane dal diploma” racconta Lisa. “Non ha più smesso di lavorare. I Muppet erano nella sua testa mentre si guadagnava da vivere con il Tonight Show. Credo sia stata mia madre Jane, insegnante d’arte, a mettere ordine nel suo immaginario”. A 28 anni, Henson è eletto presidente dei Puppeteers of America e forgia un team di giovani talenti in cui spicca Frank Oz, appena diciannovenne. L’incontro con Joan Ganz Cooney nel ’69 lo porta a ideare Sesame Street, rivoluzionario spettacolo per bambini, fino al Muppet Show(1976), il programma per ragazzi seguito da 125 milioni di spettatori in 103 paesi. Un serbatoio di immagini e linguaggi che ispira le audacie di George Lucas e della Industrial Light & Magic e incoraggia Henson a creare il Creature Shop, l’unico puppet studio di Hollywood. Tra i trecento oggetti e i 47 fantocci e marionette in mostra – da Big Bird ad Elmo e Cantus Fraggle – si aggiungono sketch, storyboard, sceneggiature, fotografie, le primissime pubblicità dei Muppet e i costumi originali. Per i bambini, laboratori e classi che ricordano il Muppet Whatnot Workshop, l’outlet di FAO Schwarz sulla Quinta Avenue (chiuso tre anni fa) che permetteva ai clienti di disegnare il proprio Muppet. “Da sempre mi occupo del merchandising Henson, per non parlare dell’ultima serie Muppet in onda su ABC dove metà del lavoro era tener botta alla rottura della coppia Kermit e Piggy” sorride Lisa. “Ora alla Jim Henson Company abbiamo un altro obiettivo: riportare al cinema The Dark Crystal in 4K, dargli un antefatto (Age of Resistance) e far innamorare di nuovo i bambini dei burattini. Mio padre, negli anni Ottanta, non poteva scegliere tra CGI e artigianato, la computer animation era agli albori e il risultato è che le creature di Jim Henson, oggi, sembrano tutte molto realistiche. Papà era affascinato dalla tecnologia negli anni Settanta, non avrebbe mai pensato di fare il burattinaio. Diventarlo, però, gli ha permesso di ambire al Walt Disney della sua generazione ed esplorare la creatività in modi non convenzionali”. Jim Henson ha incoraggiato i figli sin dall’inizio, in particolare Cheryl e Brian, ad assisterlo in garage o in ufficio. “In famiglia si disegnava e dipingeva tutti i giorni, poi ci fermavamo in soggiorno a guardare il serial di Dennis Potter, Pennies from Heaven, un musical drama da cui mio padre era attratto per il mix di realtà e fantasia. Amava La bella addormentata nel bosco, il classico Disney che più lo ha segnato; ne ha tratto ispirazione per la costruzione di alcune sue creature e mostri”. Con gli attesi, dieci episodi di The Dark Crystal: The Age of Resistance, per la regia di Louis Leterrier, che vedono nel cast oltre a Mark ‘Luke Skywalker’ Hamill e il premio Oscar Alicia Vikander anche i tre eroi Gelfling Taron Egerton, nel ruolo di Rain, Anya Taylor Joy che presta la voce a Brea e Nathalie Emmanuel (Il Trono di Spade) nella parte di Deet. Sarà così che torneremo indietro di mille anni sul pianeta Thra assieme alla superstite della razza Gelfling e ai temibili Skeksis: “I pupazzi, come da tradizione, non saranno in digitale ma animati dal vivo da veri burattinai, ricoperti dalla testa ai piedi da una speciale tuta verde quando giravamo sul set. Poi? Li cancelleremo in post-produzione”.
Filippo Brunamonti, La Repubblica