Riccardo Iacona racconta la nuova stagione di “Presadiretta”, da lunedì in onda su Rai3

Riccardo Iacona racconta la nuova stagione di “Presadiretta”, da lunedì in onda su Rai3
Riccardo Iacona

Cerchiamo di fare le cose che non fanno gli altri e di capirne di più. Anzi, andare a fondo è ormai un’ossessione, un mantra. Vogliamo che la gente esca da una puntata di ‘Presadiretta’, avendo compreso qualcosa di più e preso coscienza del fatto che, guardato senza pregiudizi, il mondo fuori è a colori: si ha la possibilità di cambiare le parti negative. Si tratta di scelte politiche”. Lunedì 8 gennaio riparte in prima serata su Rai3 la nuova stagione di Presadiretta di Riccardo Iacona e lui dà il via alle nove puntate con questo intento e questa convinzione, pronto a entrare nei meandri della sostenibilità ambientale, dei temi lavoro, sanità, cooperazione, religione, infrastrutture, sesso e potere.

“Se sai tutto di una cosa, l’hai compresa e indagata nei suoi vari aspetti – dice Iacona all’Adnkronos – allora puoi cogliere quanto c’è di demagogico in una proposta politica. Per questo Presadiretta si prefigge sempre di andare in profondità sulle cose. E’ un’operazione che facciamo in piena campagna elettorale – sottolinea – sperando di dare un po’ di carne a un dibattito politico nel quale i programmi sono quasi cancellati e quello che rimane è lo scontro corale fra i partiti”. Iacona ha sempre lo stesso piglio, se non ancora più impetuoso, soprattutto quando racconta il tema da cui si partirà l’8 gennaio: la bicicletta e come potrà salvare il mondo in termini di abbattimento delle emissioni, di benessere per i cittadini, di Pil. E Iacona non parla da automobilista ma da cittadino che ogni giorno osa, in una città come Roma, fare in bici circa 20 chilometri per spostarsi.

La bicicletta, ne è convinto, è davvero “la chiave per cambiare subito la faccia delle città. In cima alla lista di quelle da salvare c’è Roma”, dove “solo l’1% della popolazione usa la bici per spostarsi”. Ma, più in generale, l’Italia “ha investito pochissimo nelle infrastrutture necessarie”, mentre ci sono paesi come la Danimarca dove pedalano tutti, dagli operai ai manager. A Copenhagen, in particolare, “il 62% della popolazione usa le due ruote per spostarsi in città”, senza contare che la bicicletta rappresenta “un gigantesco motore di sviluppo economico”. L’Italia, incredibilmente, è “il primo produttore di bici d’Europa, con un giro di affari che supera il miliardo di euro”. Ma in città ci si sposta soprattutto in auto.

E come si fa a cambiare? “Dove la bicicletta è una realtà affermata – scandisce Iacona – la gente l’ha subita. E’ stata una decisione politica per il bene collettivo”. E, nel concreto, il punto è “costruire la città attorno alla bicicletta”. Bicicletta e molto oltre. Presadiretta affronterà, infatti, temi di grande centralità per la vita delle persone. Ci sarà un’inchiesta sulla sanità, per capire cosa c’è dietro gli errori medici e le cosiddette ‘morti evitabili’ in ospedale. Un viaggio sulle montagne russe della sanità pubblica, tra sprechi, disorganizzazione cronica ed eccellenze. Si parlerà anche di cibo, delle contraddizioni che ne caratterizzano la filiera e della rivoluzione agricola possibile.

Una puntata sarà dedicata al lavoro, sempre più selvaggio. Si lavora a mesi, a giornate, a settimane, a ore, si lavora la notte, la domenica, persino gratis. E guai a dire di no. Presadiretta entrerà poi nel mondo dell’omeopatia, per capire cosa c’è nei granuli con cui si curano 8 milioni di italiani con 20 mila medici che li prescrivono, soprattutto pediatri. “Un argomento spinoso”, dice Iacona che ha a che fare anche con l’approccio dei medici cosiddetti allopatici rispetto a quelli omeopatici.

Un’altra questione di rilievo su cui Presadiretta andrà a fondo è la cooperazione e lo farà con un’inchiesta tra Italia e Africa per provare a capire quali sono i progetti che funzionano e quelli destinati a fallire. “Prendiamo sul serio lo slogan ‘aiutiamoli a casa loro’ – anticipa Iacona – e andiamo a vedere come li stiamo aiutando. E per la prima volta porteremo all’attenzione di tutti i rapporti di collaborazione già in atto fra l’Università italiana e l’Università del Camerun”. In sostanza “molti studenti possono venire a studiare qui senza barconi e aiutare poi il proprio paese a crescere. Le università italiane potrebbero essere rivolte verso il mediterraneo dove si potrebbe costruire una classe dirigente democratica. Entusiasmante incontrare questo pezzo di Italia nera in Camerun!”.

Presdadiretta attraverserà poi l’universo delle religioni e delle grandi organizzazioni spirituali, tra fede e desiderio di appartenenza e non mancherà di approfondire il binomio sesso-potere che ha scosso il mondo del cinema, della musica dall’America all’Italia. Paesi che hanno affrontato in modo “molto diverso” la questione.

“Ci siamo resi conto di quanto larga sia la rete dell’abuso. Si moltiplica in tutti i posti di lavoro. In America, però – fa notare Iacona – è stato emarginato dalla vita pubblica ogni personaggio accusato di molestia, mentre in Italia, come noto, questo tipo di accuse non tolgono credibilità a chi ci incappa. Da noi, infatti, c’è un maschilismo profondo e radicato che si esprime con molta evidenza nel mondo del lavoro, anche sotto l’aspetto remunerativo. A parità di ruolo la donna guadagna di meno. Questa è l’Italia in bianco e nero. Non si capisce perché infatti – fa un esempio Iacona – le donne italiane debbano fare una vita più misera rispetto alle donne francesi. Il massimo del potere comunque si esercita sulla predazione sessuale”, rimarca il giornalista.

“Questo è un paese dove il consumo del corpo della donna non è un tabù e alimenta persino le pubblicità. E noi – fa sapere – andiamo a capire anche come siamo indietro sulla libertà sessuale della donna e cerchiamo di mostrare quanto pesi oggi nelle aule dei tribunali il pregiudizio di genere lasciando inevasa la domanda di giustizia, nonostante – sottolinea Iacona – si tratti di reati gravissimi non solo per la donna che ha subito violenza ma anche per gli effetti che tutto ciò genera a cascata sulla famiglia, sul quartiere rendendo, infine, più incivile il nostro intero paese”. In sostanza Presadiretta si chiederà “chi sono gli uomini italiani”.

Adnkronos

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