“Accipigna, che successo” direbbe Tonio Cartonio. E sarebbero d’accordo con lui tutti i personaggi di quella fiaba televisiva – lunga vent’anni – che è stata la Melevisione, alla quale Rai Ragazzi e il Centro di Produzione Tv Rai di Torino hanno dedicato la mostra che è rimasta aperta da sabato 26 ottobre a domenica 3 novembre in via Verdi 14 a Torino. Con un grandissimo successo di pubblico: circa diecimila visitatori – di ogni età e da tutta Italia – disposti anche a lunghe file per entrare nel mondo della Melevisione e del Fantabosco, in cui ritrovare – dal vivo – anche gli attori che hanno dato vita a personaggi come Tonio Cartonio o Milo Cotogno, oltre a fotografie, costumi, elementi scenografici, oggetti di scena e l’intero Chiosco delle Bibite Squisite.
“La partecipazione di quasi diecimila persone, tra le quali molti giovani sia maschi che femmine ugualmente ‘coinvolti’ dal programma – dice la vicedirettrice di Rai Ragazzi, Mussi Bollini – conferma l’affetto di tutti per la Melevisione e i suoi personaggi. La Melevisione ormai un grande classico che ha affascinato intere generazioni che ha saputo intercettare con un linguaggio semplice, ma efficace, le aspettative dei piccoli amici di Città Laggiù”.
Ai vent’anni del programma è stata dedicata anche un’illuminazione straordinaria della Mole Antonelliana, una prova del legame della Melevisione con Torino, la “casa” di una trasmissione che – come si legge in uno dei moltissimi messaggi lasciati da visitatori della mostra – “è stata e mamma, tata, e maestra. Grazie per aver fatto rivivere una parte così importante della mia infanzia”
L’esposizione – di cui una parte andrà ora ad abbellire la sala colloqui della casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino – è stata curata dai tirocinanti dei corsi di scenografia e costume dell’Accademia Albertina di Torino, coordinati da Maurizio Zecchin e Angela Bellora.