“Il mio Paese non è riuscito a gestire la pandemia, il governo si è dimostrato inefficiente e ha diffuso informazioni contraddittorie. Non sono state messe a punto misure, regole, non ci siamo comportanti bene. Del resto, cosa aspettarsi? Abbiamo un primo ministro che ci ha portato alla Brexit. Sapevamo che non era un furbone, è peggio di quanto pensassimo”. L’affondo contro Boris Johnson arriva dallo scrittore Ken Follett, 170 milioni di copie nel mondo, in testa alle classifiche in numerosi Paesi con l’ultimo romanzo ‘Fu sera e fu mattina’, al top delle tendenze sui social, intervenuto in collegamento a Che tempo che fa dalla sua casa nella campagna inglese.
Ambientato fra l’anno 997 e il 1006, “Fu sera e fu mattina”, insieme a “I pilastri della Terra”, “Mondo senza fine” e “La colonna di fuoco”, fa parte della saga di Kingsbridge, città immaginaria che ha un proprio sito internet e addirittura un festival: “Nell’anno mille – ha spiegato Follett, in mano un bicchiere di vino rosso, rispondendo alle domande di Fabio Fazio – si manifestarono le prime istanze di giustizia: la gente voleva lo stato di diritto, l’ordinamento legale che sono parte importante della nostra democrazia”. Principi messi in discussione ancora oggi da alcuni governi: “E’ scioccante che accada. Quando si inizia con gli attacchi alla magistratura, ai giudici, alla stampa e ai media, si può continuare con il programma di controllo sui cittadini”. E ancora, citando 1984 di Orwell, “è terribile – ha sottolineato lo scrittore britannico – vedere la democrazia sotto attacco in America”.
ANSA