La cantante presenta a Tgcom24 il nuovo album di inediti “10” che esce il 5 ottobre
“10” perché sono passati dieci anni da quando Alessandra Amoroso ha vinto “Amici“, 10 che graficamente può diventare “Io”. Ieri come oggi Alessandra è sempre la stessa. Più che cambiata è cresciuta e le sfumature si notano tutte nel nuovo album che esce il 5 ottobre. Dalle sonorità ai testi. Un disco gioioso, un inno alla vita che riflette sulla diversità. Dagli immigrati all’omosessualità: “L’amore è il motore che unisce tutti”, spiega a Tgcom24.
Alessandra, sono passati 10 anni e sei ancora qua, sempre la stessa, ma cresciuta, ci racconti questa evoluzione?
Ero giovane, sì.. adesso ne ho 32 di anni. Sono cresciuta, maturata, con una consapevolezza della vita forse diversa e con esigenze diverse. Ma la cosa fondamentale per me è non cambiare mai. Perché i valori, le radici e tutto ciò che di bello mi ha portato fino a qui deve rimanere per forza. Perché tutto quello che è successo non mi cambierà mai: è certo, sono la cretina di sempre.
C’è un brano scritto da te a quattro mani con Daniele Magro in cui racconti anche un lato inedito di te, tu che non sei molto social…
Non abuso dei socialnetwork, mi racconto nella mia normalità, senza esagerare. Con Daniele è stato emozionante scrivere a quattro mani, ho raccontato una parte del mio intimo. Ma sentivo che era arrivato il momento di farlo, di darmi ancora di più. Tutti gli autori hanno colorato questo album e mi hanno dato un grande aiuto.
Ci sono anche testi impegnati, in cui affronti il tema della diversità…
Una diversità che in realtà non dovrebbe esistere. L’amore dovrebbe essere il motore di ogni cosa. Oggi sembra più facile odiarsi, giudicarci e non dare una seconda possibilità, io attraverso la musica cerco di far passare il mio messaggio. Io con le mie canzoni e la mia ‘facciaccia’ ci provo….
Sei da sempre legata alla tua Big Family e a loro hai fatto un regalo speciale. Quale?
Il mio pubblico mi ha portato fino a qui, a festeggiare questi dieci anni che non sono solo i miei. Ma i nostri dieci anni. I ragazzini con i primi brufoli e l’apparecchio adesso sono diventati uomini con famiglie, lauree, lavori. E’ bello poter crescere insieme. Ai miei fan storici ho mandato una lettera con un biglietto per un concerto vicino alla città dove abitano e il disco.
A marzo parte il tour, andrai quasi porta a porta, in tutte le regioni… perché questa scelta così particolare?
Ci tenevo a dire grazie a ognuno di loro. Non ho mai fatto la differenza tra palazzetto, piazza o teatro. Il mio unico obiettivo è dire grazie e arrivare alla mia gente.
L’amore è il filo conduttore dell’album, oggi tu sei felice e innamorata: come vivi questo status?
Me la sto tirando… Sono felice, penso di essere quasi completa. Il mio sogno è quello di avere una famiglia, dei figli, sposarmi. Ma facciamo le cose piano piano, chi va piano… Non ho mai bruciato le tappe, non lo farò neanche stavolta.
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