Sergio Zavoli si è spento all’età di 96 anni, nella serata di ieri, 4 agosto 2020. Il giornalista, politico e scrittore è stato un grande uomo di televisione e in questa veste viene ricordato da uno dei grandi personaggi della tv italiana, stiamo parlando di Raffaella Carrà. La storica conduttrice Rai, ricorda un aneddoto agli inizi della sua carriera che la vede protagonista insieme all’ex presidente della tv pubblica, al quale rivolge un caloroso ultimo saluto.
Sergio Zavoli è stato uno dei più importanti giornalisti e politici italiani, baluardo del giornalismo d’inchiesta, ma anche innovatore, a lui si devono infatti molti programmi targati Rai che hanno rivoluzionato la storia della televisione. Presidente della tv pubblica dal 1980 al 1986, Zavoli nel giorno della sua scomparsa viene ricordato con profonda stima da chi lo ha conosciuto, tra i volti noti che hanno avuto modo di incontrarlo a ricordarlo con un’affettuosa lettera è stata Raffaella Carrà. Una delle donne simbolo della televisione italiana che ha voluto salutare il noto giornalista rievocando un momento simbolico della sua carriera.
Cosa sarebbe stata la Rai senza Raffaella Carrà? Una domanda a cui Sergio Zavoli seppe dare una risposta più di quarant’anni fa, confermando il successo di una delle grandi protagoniste del piccolo schermo. Ed è anche in segno di riconoscenza che la ex ballerina e conduttrice ha voluto rievocare un momento significativo per la sua affermazione professionale, quando le fu proposto un contratto in Rai e lei, ascoltando proprio colui che ne è stato presidente, decise di firmarlo:
“Caro dottor Zavoli, lei resterà sempre nel mio cuore. É con profondo dispiacere che ho saputo che non è più fra noi. Ma lei per me rimarrà per sempre nel mio cuore anche se l’ho incontrata una volta sola a Viale Mazzini. Era l’ora di colazione e lei mangiava due grissini ed un pezzettino di formaggio. In strada c’era una manifestazione di operai della Rai e io salii al settimo piano per farle una domanda: ‘lei è sicuro che io debba firmare il contratto con la Rai, in questo momento?’. Lei mi rispose: “certo che sì, due cose non darò a Berlusconi: il Meter e la Carrà”. Me ne andai rassicurata, ma anche con il timore di ritorsioni, grazie a Dio non successe nulla. Ho ammirato il grande giornalista che tra le altre cose mi fece amare il ‘Giro d’Italia per sempre. Le voglio bene.”
Sergio Zavoli inizia la carriera giornalistica alla fine degli anni Quaranta, precisamente nel 1947, quando entra in Rai e inizia a collaborare con Radio Rai. Oltre alla cronaca si occupa anche di sport e in particolare di ciclismo, ideando la celebre trasmissione Il Processo alla Tappa, che diventerà un appuntamento fisso del racconto del Giro d’Italia. Il passaggio alla tv avviene nel 1968 e Zavoli dimostra subito di avere un’idea molto precisa del racconto televisivo. Dà vita a titoli come TV7, AZ e Controcampo e nel 1968 ottiene la condirezione del Telegiornale. Nel 1976 diventa direttore del Gr1, quattro anni prima di assumere la carica di presidente della Rai, ruolo che ricoprirà per sei anni.
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