Tre mesi senza social. Benji & Fede si sono autoimposti lo stop. Dalla fine dell’ultimo tour ai giorni scorsi non hanno postato nulla. Niente su Facebook, la loro culla. Nessuna immagine su Instagram. Silenzio su Twitter. Un milione di fan lasciati in attesa. Il 7 marzo l’ultimo messaggio in occasione dell’ultimo concerto, telefonini professionalmente riaccesi la settimana scorsa con un post per annunciare l’uscita di «Dove e quando», anteprima del nuovo album, il quinto della carriera, presentato per la prima volta dal vivo ai Seat Music Awards di Verona (Rai1, mercoledì 5 e giovedì 6 in prima serata, conducono Carlo Conti e Vanessa Incontrada) che celebrano i dischi d’oro e di platino dell’ultimo anno.
«Da mesi stavamo lavorando a un pezzo estivo che abbiamo abbandonato quando, nel nostro studio con Merk & Kremont, è uscita questa melodia che ci ha subito convinti», racconta Ben. Così è nata «Dove e quando», ritmo latin e profumo d’estate. «Benji meno, ma io sono sempre preso dal mood latino. La bachata poi mi riporta al 2002 quando ero in vacanza in Sardegna, ghiacciolo in mano e nelle orecchie “Cuando volveras” degli Aventura»
Il silenzio li ha ricaricati. «Questi tre mesi ci sono serviti tanto — ammette Federico —. Direi che addirittura ci hanno cambiato la vita: invece che vivere le cose sentendoci in dovere di comunicarle, ci siamo goduti a pieno i momenti. Ti ascolti e ti conosci, capisci gli errori e come vivere quando riattaccherai». Ben si guarda indietro: «Lavora, posta, rincorri: abbiamo passato 4 anni come dei criceti. Di corsa sulla ruota, ma sempre fermi nello stesso punto senza vedere che a fianco c’è un altro percorso». La tentazione è stata forte, la crisi di astinenza si è fatta sentire. «Io sono quello che ha fatto più fatica — confessa Fede —. Ero nel loop delle storie sui Instagram. Dopo un paio di settimane ho fatto uno step mentale e ne sono uscito. Una rehab mentale». E alla fine il «cellulare spento» è pure finito nel testo della canzone. Ancora di più, nell’album che arriverà ci sarà un’intera canzone sul tema.
Adesso viaggiano a un post al giorno… «C’è una linea sottile fra ciò che devi fare per lavoro e quello che è veritiero per te». La loro carriera non può fare a meno dei social. Suggerimento per chi non ha questo «obbligo»? «Ai concerti vedo molti che guardano lo schermo invece del palco — dice Ben —. E chissà se poi quei video e quelle foto li rivedranno mai. A volte chiediamo di mettere via i telefonini per una canzone e si crea un’empatia diversa. Anche a noi capita di incontrare degli idoli musicali, ma prima di chiedere una foto devi creare un rapporto. Vorrei questo dai nostri fan: conosciamoci e parliamoci». Si giocano la partita del tormentone estivo. Con una frecciatina, nel testo della canzone, al genere principe degli ultimi anni. «Cerco un po’ di tempo… per ballare senza reggaeton». «Questo è un tentativo di battere un sentiero nuovo. Ma non per noi: una bachata è stata una delle prime cover ai nostri esordi».
Andrea Laffranchi, Corriere della Sera