CDA RAI, RINVIO SU NOMINE E PIANO INFORMAZIONE

CDA RAI, RINVIO SU NOMINE E PIANO INFORMAZIONE

Una riunione fiume di 10 ore del consiglio di amministrazione della Rai eppure non si è toccato il tema più delicato: il piano informazione atteso ormai da mesi, su cui si potrebbe giocare la stessa permanenza del direttore generale Antonio Campo Dall’Orto alla guida della tv pubblica.
A tenere banco, dopo la richiesta del consigliere Giancarlo Mazzuca e quella degli altri due membri del cda Rita Borioni e Franco Siddi, sono stati invece i rilievi dell’Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone sulle nomine dei dirigenti ai quali la Rai inizialmente non aveva risposto.
Campo Dall’Orto ha parlato dell’incontro avuto con Cantone insieme con la presidente Monica Maggioni in cui il manager avrebbe portato la sua versione sulle nomine.
Ma l’altro tema su cui si è dibattuto molto è stato quello dei contratti a tempo, un totale di 244 utilizzazioni delle quali era stato richiesto l’elenco. A quanto si è appreso è su questo che si è registrata la tensione maggiore con un’insoddisfazione evidente della maggior parte dei consiglieri che hanno chiesto un cambiamento di rotta nell’utilizzo delle risorse di viale Mazzini. Il consiglio è stato aggiornato a lunedì prossimo, quando il tema dei contratti a tempo potrebbe nuovamente tenere banco, anche perché l’elenco è stato messo a disposizione dei consiglieri durante la riunione.
Niente di fatto anche sulla nomina del presidente di Raicom. Attualmente è l’a.d. della stessa società, Gian Paolo Tagliavia, ma l’intenzione di Campo Dall’Orto sarebbe quella di nominare Francesco Pionati.
«Per la seconda volta in un mese il consiglio di amministrazione Rai è costretto a rinviare su proposte di piani e di nomine presentate dal direttore generale e già bocciate», è stato il commento del pd Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai. «A nulla sembra essere servito aver richiesto modifiche e approfondimenti. È possibile amministrare così un’azienda che gestisce quasi due miliardi di euro di canone degli italiani?».
Di fatto sembra che Campo Dall’Orto non abbia più il sostegno in cda nemmeno dei consiglieri di maggioranza. Ieri c’è votazione su alcun punto, cosa che probabilmente ha evitato una conta dei voti che potrebbe non essere favorevole al d.g. Una data decisiva potrebbe però arrivare dopo il 2 giugno, quando il cda dovrà esprimersi sui tetti agli stipendi degli artisti, ovvero sui criteri a cui la Rai dovrebbe attenersi nella loro fissazione. A quel punto è probabile che si tirino le fila definitivamente sull’operato di Campo Dall’Orto.

Italia Oggi

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