Molti di voi avranno visto ieri sera la sfilata dei candidati a sindaco di Roma, nel cosiddetto salotto di Bruno Vespa. Diciamo la verità, nonostante la professionalità di Bruno, queste sfilate (ce ne era stata un’altra da Enrico Mentana, qualche giorno fa) sono abbastanza noiose. Tutti recitano il rosario delle buone intenzioni, qualcuno si autocelebra se appena spunta l’occasione, neanche a pagarla oro si intravede una battuta ironica o, non sia mai, autoironica. Anche il sarcasmo è a livello zero, e questo si può giustificare se è vero ciò che ha detto Thomas Carlyle “Il sarcasmo è il linguaggio del diavolo: per questo da molto tempo vi ho praticamente rinunciato”. Solo Bruno Vespa ci ha concesso qualche pungiglione appuntito, nelle domande.
Ammetto comunque che la battaglia per conquistare il Campidoglio è avvincente: va al di là dei partiti ed è personalizzata, come una gara sportiva, di calcio o di tennis o di ciclismo. Chi arriverà primo? Mi occuperò di Virginia Raggi, Roberto Giachetti, Alfio Marchini e Giorgia Meloni: la prima è al momento la super favorita nei sondaggi, gli altri tre in ordine alfabetico.