Ufficializzata la prima mondiale del quinto capitolo della saga. Nell’occasione il Festival renderà omaggio all’attore per la sua carriera
E’ ufficiale: Indiana Jones torna al Festival di Cannes per la prima mondiale di “Indiana Jones e il quadrante del destino”, diretto da James Mangold, con Harrison Ford nei panni del leggendario eroe. Quindici anni dopo la presentazione nel 2008 di “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo” diretto da Steven Spielberg, l’ultimo capitolo della saga Lucasfilm sarà proiettato giovedì 18 maggio a Cannes e uscirà nelle sale il 28 giugno in Francia e il 30 giugno negli Stati Uniti. In questa occasione, il Festival renderà anche un omaggio speciale a Harrison Ford per la sua carriera.
Indiana Jones a Cannes
È sulle memorabili musiche di John Williams che James Mangold e Harrison Ford saliranno i gradini del Palais des Festivals il 18 maggio insieme a Phoebe Waller-Bridge, Antonio Banderas, John Rhys-Davies, Toby Jones, Boyd Holbrook, Ethann Isidore e Mads Mikkelsen. Un evento che segnerà l’attesissimo ritorno del celebre avventuriero nella Selezione Ufficiale. “Nel 1995, sono stato onorato di venire a Cannes con il mio primo film come parte di Director’s Fortnite. Ventotto anni dopo, sono orgoglioso di tornare con uno spettacolo leggermente più grande. I miei leggendari collaboratori e io siamo molto entusiasti di condividere con voi una nuovissima e ultima avventura di Indiana Jones!” ha affermato il regista James Mangold.
Ruolo iconico per Harrison Ford
Direttamente dall’immaginazione di George Lucas, prima di Star Wars, è stato nel 1981 che “I predatori dell’arca perduta”, la prima parte della saga, è stata svelata al mondo. Diretto da Steven Spielberg, le avventure di Indiana Jones hanno conquistato il cuore di milioni di fan che lo hanno seguito per quattro decenni. Incarnazione di un’America eroica, Harrison Ford ha interpretato alcuni dei ruoli più iconici degli ultimi 50 anni, tra cui Han Solo per George Lucas in Star Wars IV, V e VI, e Rick Deckard in “Blade Runner” di Ridley Scott (1982) e “Blade Runner 2049” (2017) di Denis Villeneuve.
La trama
L’azione si svolge con un prologo nel 1944, che si conclude però nel 1969, mentre l’uomo sta sbarcando sulla Luna e il professore Henry Jones sta per ritirarsi con la moglie Marion a vita privata per andare in pensione. La sua figlioccia però lo porterà a cambiare idea e a riprendere in mano la frusta per mettere a tacere i suoi nemici.
Ultima volta nei panni di Indy
Come Harrison Ford stesso ha affermato a settembre 2022 si tratterà dell’ultima apparizione nei panni dell’archeologo. L’attore dirà quindi addio al Borsalino in testa e alla giacca di pelle che gli hanno fatto vestire i panni dell’avventuriero archeologo a partire dal 1981 con “I predatori dell’Arca Perduta”, poi con “Il tempio maledetto” (1984), “L’ultima Crociata” (1989) e “Il regno del Teschio di Cristallo” (2008). L’attore che compirà 81 anni a luglio, ha raccontato il risultato impressionante del ringiovanimento digitale a cui è stato sottoposto il suo personaggio nella pellicola, realizzato utilizzando l’intelligenza artificiale: “È fantastico, è la mia faccia a quell’età”.