UNA POLMONITE STRONCA GATO BARBIERI

UNA POLMONITE STRONCA GATO BARBIERI

Il sassofonista jazz, in Italia noto per la collaborazione con Venditti, aveva 83 anni

Gato BarbieriMorto, nella notte italiana fra sabato e ieri, a New York all’età di 83 anni il sassofonista argentino Leonardo “Gato” Barbieri, per tutti semplibemente Gato, noto tra l’altro per aver composto la musica del film “Ultimo tango a Parigi”. Lo ha reso noto la moglie del musicista. La causa della morte è stata una polmonite, ha precisato la moglie Laura. Nel corso della sua lunga carriera, Gato aveva registrato 35 album, più una quindicina collaborando con altri musicisti.
La sua colonna sonora di “Ultimo tango a Parigi”, del regista italiano Bernardo Bertolucci, fu uno dei tratti caratteristici del noto film che fece scalpore nel 1972 e fu proprio il film interpretato da Marlon Brando e Maria Schneider a dare a Gato Barbieri fama mondiale oltre ad un premio Grammy. Ma poi il sassofonista argentino ha esteso la sua notorietà, diventando ad un certo punto un vero e proprio simbolo del sassofono anche per coloro che magari non erano autentici cultori della musica jazz. «La mia musica non è jazz. In realtà – ebbe a commentare Gato Barbieri proprio a proposito della catalogazione della sua musica – suono jazz ma in un modo diverso», e lo disse in un’intervista pubblicata l’anno scorso dal quotidiano argentino La Nacion. Barbieri era nato a Rosario e venne chiamato “Gato” negli anni ’50 nei locali di Buenos Aires dove suonava, per il modo in cui si spostava da un club notturno all’altro tra le diverse esibizioni. Imparò a suonare il clarinetto a 12 anni ascoltando Charlie Parker, ma poi passò al sassofono contralto e cominciò a essere riconosciuto nel 1953 quando suonò con l’orchestra di Lalo Schifrin. Ottenne la fama durante il movimento del “free jazz” negli anni ’60 e con le registrazioni di jazz latino negli anni ’70. Tuttavia la massima popolarità arrivò con la composizione della musica del film di Bertolucci, anche se a livello di musica pop italiana il suo nome si associa alla collaborazione con Antonello Venditti, in particolare per il brano «Modena», inserito nell’album del 1979, di grande successo, «Buona domenica». Con Venditti Gato Barbieri andò anche in tour e ricollaborò all’album «Che fantastica storia è la vita», del 2003.

Trentino Corriere

Torna in alto