Finalmente si canta, al Festival di Sanremo arriva la serata delle cover. Sul palco tutti i 26 Big in gara per interpretare alcuni dei più grandi successi della canzone d’autore. Amadeus e Fiorello rispolverano la sigla tormentone del festival “Perché Sanremo è Sanremo” dedicando un omaggio “a due grandi maestri, Pippo Caruso e Pippo Baudo“. Primadonna della serata è la top model Vittoria Ceretti, prima infiocchetta come un pacco regalo, poi meravigliosa sirena dorata. Poi il microfono passa ai Negramaro per il ricordo di Lucio Dalla nel giorno del suo compleanno e a cinquant’anni dalla sua esecuzione, a Sanremo, di 4 marzo 1943. Poi ancora un omaggio, questa volta a Domenico Modugno con la loro versione di Meraviglioso. Amadeus non capisce che devono restare sul palco, Giuliano Sangiorgi sorride: “Mi hanno detto che devo restare qui”. Il conduttore allarga le braccia: “Sono sempre l’ultimo a sapere le cose”.
Fiorello ironizza su Zingaretti
Rosario Fiorello porta sul palco di Sanremo le dimissioni del segretario del Pd, Nicola Zingaretti. “Non voglio fare un monologo comico perché sono affranto. Non sai che è successo oggi? Io mi ero limitato a fare due battutine su Zingaretti e lui che fa? Si è dimesso. Ma si può essere così suscettibili? E poi ha detto: ‘Mi dimetto perché mi vergogno, qui si parla solo di poltrone’. E di che vuole che si parli qui? Amici del Pd, vi abbraccerei tutti”, chiosa Fiore scherzando sulla platea di poltrone vuote all’Ariston. “Io mi sento in colpa (riferimento alla battuta della prima serata, quando parlando delle poltrone vuote all’Ariston aveva detto: “Una poltrona senza culo è come Zingaretti senza la D’Urso”, ndr) -confessa a Amadeus – ora vuoi sapere che succederà? Il ministro della Cultura Franceschini, lui è bravo, diventa segretario del Pd. E Zingaretti ha due opzioni: o si candida a sindaco di Roma o fa l’opinionista dalla D’Urso”, conclude. “Sono serio” dice lo showman “Mi hanno detto che assomiglio a Massimo D’Alema. Con tutto il rispetto, sono affranto: prima dicevano che assomigliavo a George Clooney e adesso… D’Alema!”. Così nel suo monologo ‘politico’, che parte da Zingaretti, esprime la sua delusione per i tanti commenti sui sociali dedicati al suo look. Quando torna sul palco racconta che anche la moglie Susanna gli ha detto che sembra D’Alema, così prende il raosio elettrico e comincia a tagliarsi i baffi. Poi si fa aiutare da Amadeus. Fiorello ha fatto ascoltare sul palco il messaggio vocale di Vasco Rossi, ricevuto dopo aver portato sul palco il brano-parodia Gli scavi sopra scritto da Rocco Tanica. “Hai interpretato splendidamente il mio pezzo”, ha detto Vasco.
Duetti e cover
Per la serata dei duetti, molti artisti sono saliti sul palco con la spilletta della campagna ‘I diritti sono uno spettacolo’, con il simbolo della funzione ‘play’. Tanti tra i Big in gara e i loro ospiti l’hanno appuntata sugli abiti di scena, a partire da Fedez, Roy Paci, Casadilego e Francesco Renga, per citarne alcuni. “È passato un anno. Non c’è più tempo”, è lo slogan della campagna. Francesca Michielin e Fedez hanno pensato a un medley originale che spazia tra i generi, omaggiando la storia della musica italiana. Da Del verde la ballad di Calcutta, che si trasforma in Le cose in comune di Daniele Silvestri. Con uno scatto s’incastra l’originale versione di Felicità di Albano e Romina, dove fa incursione anche Fiumi di Parole dei Jalisse. Il cerchio si chiude con Non amarmi di Aleandro Baldi e Francesca Alotta. Albano esulta: “Fedez e Francesca Michielin in Felicità? Fantastici e eccentrici”.
In quarantena perché due membri del suo entourage sono positivi al Covid, Irama è presente col video realizzato alcuni giorni fa durante le prove in cui canta Cyrano di Francesco Guccini, introdotta dalle parole del cantautore emiliano. E i social apprezzano promuovendolo a pieni voti. Microfoni in tilt, prima uno e dopo qualche secondo anche l’altro, e così Amadeus interviene sul palco dell’Ariston e interrompe il duetto di Fasma e Nesli che stavano eseguendo il brano La fine. E’ stato lanciato un blocco pubblicitario, e dopo i due artisti si sono esibiti. In precedenza c’erano stati problemi audio anche durante il duetto che vedeva impegnati Noemi e Neffa con Prima di andare via. La domanda più ripetuta durante la serata è: chi ha vestito Casadilego? La giovane vincitrice di X Factor , che accompagnava Francesco Renga nella cover di Una ragione di più il successo di Ornella Vanoni, sfoggiava un abito paracadute/teiera inglese fiorato.
Il coraggio di Antonella Ferrari
“Io non sono la sclerosi multipla, sono Antonella Ferrari“: lo dice con forza sul palco dell’Ariston l’attrice, testimonial dell’Aism, che racconta il suo calvario tra mille analisi e cartelle cliniche fino alla diagnosi che è un momento di liberazione: “Da oggi dice – potrò ricominciare a camminare in mezzo alla gente senza timore, da oggi potrò smette di avere paura della paura. Sarò semplicemente io, in cammino, luminosa anche quando sarà buio”. Poi ringrazia Amadeus: “Sognavo fin da piccola di essere qui. E poi è ossigeno puro per me che da un anno sono ferma senza lavorare”. A introdurre la performance dell’attrice, una riflessione del conduttore sui teatri chiusi: “Facciamo un gran tifo per il teatro, è uno straordinario racconto della vita”.
La disavventura di Zlatan Ibrahimovic
Il campione del Milan entra in scena alle 23. Una gag? No, per un incidente è rimasto imbottigliato tre ore nel traffico. Così ha chiesto un passaggio a un motociclista “fortunatamente milanista” dice il campione, che era diretto a Livorno e invece lo ha accompagnato all’Ariston. “Perché non abbiamo fatto il festival a casa mia a Milano?” chiede al conduttore, inscenando il solito siparietto del macho con Amadeus. “Ma ieri che non c’ero, perché non siete venuti voi?”, domanda a Amadeus. “Regola numero 4, se Zlatan non va da festival, festival va da Zlatan”. L’attaccante ha rivelato che aveva già organizzato dove sistemare in casa ogni elemento del festival: “Orchestra all’entrata, cantanti in salotto, tu in cucina che mi prepari il caffé”. “E Achille Lauro?”, gli ha chiesto Amadeus. “In garage che controlla le macchine, così fa paura ai ladri”, ha risposto il campione. Il fuoriclasse del Milan ha invitato l’amico Sinisa Mihajlovic, lo definisce “un gladiatore” e racconta com’è nata l’amicizia. “Con una testata” racconta Ibrahimovic. “Quando è venuto all’Inter volevo restituirgli la testata” spiega Mihajlovic, nel frattempo diventato allenatore della squadra. Confessa: “Marcare Zlatan è praticamente impossibile”. Ibrahimovic chiama l’amico ‘Sini’, confessa che quando ha saputo della malattia non ha avuto il coraggio di chiamarlo. Quando lo ha fatto, non trovava le parole. “E’ stato lui a consolarmi” confessa Ibrahimovic. “Era lui che dava forza a me, mi diceva: è un piccolo momento che passa, ma andrà tutto bene”. E Mihajlovic confessa di averlo ‘corteggiato’ per portarlo al Bologna. E la strana coppia canta Io vagabondo insieme a Fiorello e a Amadeus. Saranno bravi in campo, ma Ibrahimovic & Mihajlovic sono veramente stonati. Lo showman dà subito il nome all’inedito quartetto: gli Abbadeus, citazione del gruppo svedese degli Abba in onore delle origini svedesi di Ibrahimovic.”Conosci gli Abba?” chiede Amadeus a Ibrahimovic. “No”, risponde “ma loro sanno chi sono”. Il campione incontra sul palco Donato Grande, il ‘bomber’ di Powerchair Football. Zlatan Ibrahimovic è l’idolo del giocatore di calcio su sedia a rotelle elettronica, presente all’Ariston per rappresentare lo sport paralimpico italiano. Amadeus realizza il suo sogno di grande tifoso del Milan: gli fa incontrare Ibra e lo fa palleggiare sul palco con lui. “Fai passaggi migliori di quelli della mia squadra”, ironizza Ibra.La presenza di Grande diventa per Amadeus anche l’occasione di sensibilizzare il pubblico contro le barriere architettoniche che rendono la vita difficile a persone con disabilità motorie. “Ricordiamocelo quando parcheggiamo l’auto all’angolo della strada, bloccando le discese per le sedie a rotelle”, dice il conduttore e direttore artistico del festival.
Madame insegnante per l’omaggio a Celentano
Madame si traveste da professoressa e insieme a un gruppo di ballerini e coristi si esibisce nel suo personale omaggio a Adriano Celentano. “Questa sera mi vesto da professoressa – scrive su Twitter – professoressa Madame. Con Prisencolinensinainciusol e i miei amici di avventura vogliamo chiedere All Right? Il mondo avanza, il sistema scolastico no. Tutto bene?”. Una grande esibizione di cui i social apprezzano la qualità (“Madame si è esibita dopo il capolavoro di Achille Lauro ed è lo stesso riuscita a farci concentrare esclusivamente su di lei e su come alla sua giovane età è un animale da palcoscenico”) e l’impegno civile per la parità di genere. Fa indossare ai suoi studenti il grembiule, i ragazzi portano quello rosa, le ragazze blu (“Madame che combatte contro la differenza di genere. Io mi inchino di fronte a questo genio”). E un elemento scatena l’ironia dei social: i banchi a rotelle. Subito c’è chi scrive: “L’Azzolina aveva comprato i banchi con le rotelle per farli usare a Madame sul palco dell’Ariston”.
Achille Lauro, la statua vivente
Tra colonne e alberi dorati, Achille Lauro si presenta in versione statua greca dorata con notevoli unghie rapaci (quante ore avranno impiegato per trasformarlo così?). Canta Penelope con Emma, in un quadro preceduto dal monologo di Monica Guerritore: “Penelope, una donna usata come un bastone per colpire altre donne”. “Dio benedica gli incompresi”, è la preghiera che chiude il terzo quadro del cantante ospite fisso del festival. Amadeus chiama Guerritore sul palco: “Questo è il nostro teatro” spiega l’attrice “voi lo usate una settimana, noi tutto l’anno”.
Cover e duetti tra nostalgia e innovazione
C’è un omaggio a tante anime diverse della storia della musica pop e d’autore nelle scelte dei 26 Big che nella terza serata del festival . Sicuramente attira l’attenzione anche la scelta “politica’ dello Stato Sociale che canta Non è per sempre degli Afterhours insieme a Emanuela Fanelli, Francesco Pannofino “e i lavoratori dello spettacolo”. Tanti i Big che eseguono la cover duettando con l’interprete originale. La Rappresentante di Lista duetta con Donatella Rettore sulle note di Splendido splendente, Willie Peyote ha al suo fianco Samuele Bersani per cantare Giudizi universali. Mentre diversi Big non hanno previsto ospiti per la loro esibizione, com’è il caso di Colapesce/Dimartino, Irama, Malika Ayane (Insieme a te non ci sto più di Caterina Caselli). Madame è un’insegnante che interpreta Prisencolinensinainciusol circondata da studenti sui banchi a rotelle. E se Aiello ha scelto Vegas Jones per duettare sulle note di Gianna, Ermal Meta ha accanto la Napoli Mandolin Orchestra per Caruso di Lucio Dalla. Peter Pichler duetta con gli Extraliscio e Davide Toffolo per Rosamunda di Gabriella Ferri, Lous And The Yakuza canta con Gaia Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco, i cantanti di The Voice Senior salgono sul palco per cantare con Gio Evan Gli anni degli 883. Con un completo rosso fuoco di paillettes, Orietta Berti ha al suo fianco il giovane quartetto Le Deva per cantare Io che amo solo te di Sergio Endrigo. Le cover più gettonate sono state quelle di Lucio Battisti: Bugo canta Un’avventura con i Pinguini Tattici Nucleari, i Coma_Cose Il mio canto libero con Alberto Radius e i Mamakass. Ma Lucio Battisti con La canzone del sole è anche nel medley che Ghemon esegue con i Neri Per Caso e che include anche Le ragazze, Donne e Acqua e sapone. A scegliere Ornella Vanoni anche Annalisa (sul palco con Federico Poggipollini). Jovanotti è la scelta di Fulminacci, che intona Penso positivo con Valerio Lundini e Roy Paci, e di Random che ha optato per Ragazzo fortunato in duetto con The Kolors. Due diversi periodi di Giovanni Lindo Ferretti per i Maneskin, che cantano Amandoti dei Cccp con Manuel Agnelli (a petto nudo, ci ha preso gusto) che riceve il consueto mazzo di fiori destinato alle artiste. Max Gazzè sceglie Del mondo dei Csi con Daniele Silvestri e la M.M.B., band di eccezionali musicisti con cui ha già collaborato.
Nella terza serata gli artisti vengono votati dai musicisti e dai coristi dell’Orchestra del Festival. La media tra le percentuali di voto ottenute dai Big durante la serata e quelle ottenute nelle serate precedenti determinerà una nuova classifica delle 26 canzoni in gara.
Ordine di uscita degli artisti con i loro accompagnatori
- Noemi con Neffa Prima di andare via (Neffa)
- Fulminacci con Valerio Lundini e Roy Paci Penso positivo (Jovanotti)
- Francesco Renga con Casadilego Una ragione di più (Ornella Vanoni)
- Extraliscio feat Davide Toffolo con Peter Pichler Medley Rosamunda (Gabriella Ferri)
- Fasma con Nesli La fine (Nesli)
- Bugo con Pinguini Tattici Nucleari Un’avventura (Lucio Battisti)
- Francesca Michielin e Fedez medley E allora felicità (Calcutta, Daniele Silvestri, Jalisse, Baldi/Alotta)
- Irama Cyrano (Francesco Guccini)
- Maneskin con Manuel Agnelli Amandoti (Cccp di Giovanni Lindo Ferretti)
- Random con The Kolors Ragazzo fortunato (Jovanotti)
- Willie Peyote con Samuele Bersani Giudizi Universali (Samuele Bersani)
- Orietta Berti con Le Deva Io che amo solo te (Sergio Endrigo)
- Gio Evan con i cantanti di The Voice senior Gli anni (883)
- Ghemon con Neri per Caso medley L’essere infinito (Le ragazze, Donne, Acqua e sapone, La canzone del sole)
- La rappresentante di Lista con Donatella Rettore Splendido splendente (Donatella Rettore)
- Arisa con Michele Bravi Quando (Pino Daniele)
- Madame Prisencolinensinainciusol (Adriano Celentano)
- Annalisa con Federico Poggipollini La musica è finita (Ornella Vanoni)
- Lo Stato Sociale con Emanuela Fanelli, Francesco Pannofino e i lavoratori dello spettacolo Non è per sempre (Afterhours)
- Gaia con Lous and the Yakuza Mi sono innamorato di te (Luigi Tenco)
- Colapesce/Dimartino Povera patria (Franco Battiato)
- Coma_Cose con Alberto Radius e Mamakass Il mio canto libero (Lucio Battisti)
- Max Gazzè con Daniele Silvestri M.M.B. Del mondo (Csi di Giovanni Lindo Ferretti)
- Malika Ayane Insieme a te non ci sto più (Caterina Caselli)
- Ermal Meta con Napoli Mandolin Orchestra Caruso (Lucio Dalla)
- Aiello con Vegas Jones Gianna (Rino Gaetano)
La classifica della serata secondo i voti dell’orchestra
1 – Ermal Meta
2 – Orietta Berti
3 – Extraliscio
4 – Willie Peyote
5 – Arisa
6 – Maneskin
7 – Annalisa
8 – Max Gazzè
9 – La rappresentante di lista
10 – Ghemon
11 – Lo Stato Sociale
12 – Gaia
13 – Irama
14 – Colapesce Dimartino
15 – Fulminacci
16 – Malika Ayane
17 – Noemi
18 – Madame
19 – Francesco Renga
20 – Fasma
21 – Francesca Michielin e Fedez
22 – Aiello
23 – Bugo
24 – Go Evan
25 – Random
26 – Coma_Cose
Silvia Fumarola, Repubblica.it