A pochi giorni dal suo 70esimo compleanno, il cantautore romano Antonello Venditti intervistato da Vanity Fair, parla di se, della sua infanzia da “Cicciabomba” e di politica.
Antonello Venditti, 70 anni questo venerdì, si è raccontato a Vanity Fair, confessando i problemi con il cibo e gli episodi di bullismo di quando ancora ragazzino, veniva chiamato “Cicciabomba”, ma anche delle abbuffate a casa della nonna che lo avevano portato a pesare quasi 100 chili.“Mangiavo tutto il giorno. La domenica poi era drammatica. Mi svegliavo nei profumi del ragù che mia nonna aveva messo da ore sul fuoco, ci inzuppavo tre rosette e poi poco prima di mezzogiorno uscivo per andare a messa.”L’autore di “Notte prima degli esami” ha poi raccontato il difficile rapporto con la severa madre che non ha mai creduto in lui fino alla svolta, arrivata quando si rese conto di pesare 94 chili: “Ma non vedete che sono un baule?”.Ma da artista, Venditti ha parlato anche di musica, affermando che il panorama musicale attuale italiano è pieno di giovani promettenti, come Ultimo, il rapper arrivato terzo a Sanremo e con il quale si è instaurata una vera amicizia.“La notte in cui non si sapeva dove fosse finito, era al telefono con me. Abbiamo fatto le 4 e 30 del mattino. Sono stato un amico e un amico non è quello che ti blandisce, né ti fa la ramanzina, ma quello che ti dice le cose come stanno. Ultimo è molto simile a come ero io alla sua età.” Queste le parole del cantante romano, che dichiara di ammirare Ultimo, un ragazzo che da un quartiere periferico come San Basilio, è stato catapultato fino al successo patinato di Sanremo.Tanti i temi toccati dall’artista, tra cui la politica: Venditti ha analizzato l’operato del Ministro dell’interno Matteo Salvini e alcune sue decisioni passate, come il caso tanto chiacchierato della nave Diciotti, sul quale ha affermato:“Salvini ha agito in nome di un superiore interesse nazionale, l’hanno capito tutti. Tutta Europa. In Italia invece siamo alla Procura X che manda un avviso di garanzia e in questa confusione di linguaggio e di poteri, alla fine, le ragioni di chi grida allo scandalo sono deboli, perdenti, inutili. Vuoi smontare un governo per l’alzata di scudi di una Procura? Dove pensi di andare?”.L’8 marzo non è solo il compleanno di Antonello Venditti, è anche l’anniversario del famoso album “Nato sotto il segno dei pesci”, che uscì l’8 marzo 1978, uno dei suoi lavori più noti e riusciti, motivo per cui non ci resta che augurare buon compleanno e un felice anniversario ad Antonello, che speriamo possa regalare al suo pubblico nuovi emozionanti lavori.
Mariangela Garofano, ilgiornale.it