QUELLA BIANCA SGARZOLINA NON PIÙ ORFANA DEL TG3

QUELLA BIANCA SGARZOLINA NON PIÙ ORFANA DEL TG3

È proprio vero che i campioni bisogna cercarseli in casa, prima di andare a pescarli altrove

bianca-berlinguerCerto che è un po’ sorprendente vedere una Bianca Berlinguer così sgarzolina, con gli abitini colorati, le interviste leggere e svolazzanti, il collegamento con i comici.
Abituati per anni a vederla dietro la scrivania del Tg3, tutta seria, in camicetta abbottonata, con quell’aria algida e il broncio, gli spettatori sgranano gli occhi quando mostra i filmati di Franca Leosini ospite d’onore a una festa gay o lascia la parola a Enrico Bertolino o, addirittura, accenna a un sorriso…
Insomma, è proprio vero che i campioni bisogna cercarseli in casa, prima di andare a pescarli altrove. Così, alla seconda puntata serale, martedì Cartabianca ha registrato 980.000 spettatori, share 4,2%, un punto in meno rispetto al debutto della settimana precedente, che è una perdita non da poco, ma in concorrenza c’era la partita della Juve su Raiuno. Sul piano del confronto con DiMartedì, il talk di Floris ha vinto ancora, come la settimana scorsa, in sovrapposizione: 4,7 per cento contro il 4,2 della Berlinguer.
Ma, in questo caso, quel che conta non è la gara con La7, ma il riscatto di Raitre che, dopo il fallimento di Politics, ha trovato un conduttore e un programma che possono essere adeguati al prime time del canale. Abbandonata la formula prettamente politica affidata al povero Semprini e il formato corto, Cartabianca mischia sapientemente la parte seria e quella più leggera, il talk con l’intervista singola, inframmezzati da momenti comici e filmati divertenti. E poi Bianca velocizza il tutto togliendo la parola a chi sbrodola nelle risposte. Ora vedremo se il format reggerà alla lunga.

IL GIORNALE

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