
Simone Cristicchi torna al Festival di Sanremo 2025 con “Quando sarai piccola”, un brano carico di emozione e significato che racconta il delicato momento in cui i figli diventano genitori di chi li ha messi al mondo. Per il cantautore romano, questa sarà la sesta partecipazione alla kermesse musicale, dopo il trionfo nel 2007 con “Ti regalerò una rosa”.
Cristicchi ha presentato il brano durante una conferenza stampa, parlando con grande trasporto della sua ispirazione:
“Nasce da esperienze di vita vera, concreta. Racconta la fragilità della vecchiaia e il ruolo che i figli si trovano a ricoprire nel prendersi cura dei propri genitori”.
La canzone aprirà il suo nuovo album, “Dalle tenebre alla luce”, il primo dopo oltre dieci anni di assenza dal panorama discografico. Un disco che affronta le ombre della vita, con un messaggio di speranza e rinascita.
Un brano scritto anni fa e finalmente portato sul palco dell’Ariston
Cristicchi ha svelato che “Quando sarai piccola” è nata nella prima fase della pandemia, ma che inizialmente gli era stato consigliato di non includerla nell’album. Solo dopo un’attenta riflessione ha deciso di proporla al Festival di Sanremo.
“Carlo Conti ha compreso il valore del brano, che era fermo in un cassetto da ben cinque anni. Tornerò all’Ariston con una canzone terapeutica, che potrebbe aiutare a sensibilizzare su un tema che considero universale: la disabilità e la fragilità negli anziani”.
Il testo è ispirato alla storia personale dell’artista: nel 2012, sua madre Luciana, a soli 63 anni, ha subito un’emorragia cerebrale, che l’ha resa estremamente vulnerabile.
“È come se fosse tornata una bambina. All’inizio, nel comporre il brano, mi sono concentrato sulla tenerezza che si prova nel vedere una madre in queste condizioni. Poi ho capito l’importanza di inserire anche il senso di impotenza e rabbia. Ancora oggi faccio fatica ad accettarlo”.
La serata dei duetti: un omaggio a Franco Battiato
Oltre alla gara, Cristicchi sarà protagonista nella serata dei duetti, dove interpreterà “La cura” di Franco Battiato insieme alla cantautrice Amara, sua compagna di vita e di lavoro.
“Da quattro anni sono in tour nei teatri italiani con ‘Concerto mistico per Battiato’. Quando ho dovuto scegliere il brano per la serata cover, ho pensato subito a lui. ‘La cura’ non è mai stata eseguita nella serata duetti di Sanremo, l’unico a cantarla su quel palco è stato proprio Battiato nel 2007, l’anno in cui vinsi il Festival. Duettare su questa canzone mi dà un grande senso di protezione”.
Un album che invita alla riflessione
Con “Dalle tenebre alla luce”, Cristicchi propone un percorso che affronta le difficoltà della vita con la consapevolezza che esiste sempre un’uscita dal buio.
“Il mio è un invito ad abbandonarsi con fiducia al mistero dell’esistenza, nonostante l’abisso fuori e dentro di noi. Non andiamo verso il nulla: ritorniamo all’amore”.
Il cantautore ha poi rivolto una frecciatina all’industria musicale moderna, criticando il ritmo frenetico della produzione discografica:
“Dovremmo pubblicare canzoni e album solo quando abbiamo davvero qualcosa da dire. Oggi si cerca solo la prossima hit da far rimbombare in radio, dimenticandosi della profondità della musica”.