Victoria Beckham: il suo rapporto con il cibo
Anche gli scettici del genere si innamoreranno del podcast di The River Cafe’s, Table 4, che vede Ruth Rogers, chef e fondatrice del celebre The River Café di Londra, chiacchierare con alcuni dei suoi clienti più famosi sul loro rapporto con il cibo. Tantissime le star che sono passate nel ristorante stellato di Hammersmith per un incontro, da Tracey Emin a Pete Davidson, da Nigella Lawson a Edward Enninful di British Vogue.
Il racconto di David Beckham nel podcast di The River Café
A fare notizia con le sue rivelazioni gastronomiche, è l’ospite più recente di Rogers. Nell’episodio di Table 4 uscito il 1° febbraio, David Beckham si è lasciato andare ad alcune rivelazioni sulla cena in casa Beckham, compreso il fatto che Victoria, da quando l’ha conosciuta più di 25 anni fa, consuma lo stesso pasto ogni giorno. “Lei mangia solo pesce alla griglia e verdure al vapore; raramente si discosta da questo”, spiega Beckam con una risata, “L’unica volta che ha condiviso il mio piatto è stato quando era incinta di Harper, ed è stato incredibile… Una delle mie serate preferite. Non riesco a ricordare cosa fosse, ma so che non l’ha più assaggiato da allora!”.
Victoria Beckham e il suo confort food
Se questa sembra un’esagerazione, durante la sua chiacchierata su Table 4 Victoria Beckham ha rivelato che in fatto di cibo è molto esigente – nessun tipo di olio, burro e persino salsa si fa strada nei suoi pasti quotidiani. (Speriamo che quando è al River Cafe faccia un’eccezione, e che la sua scelta di pesce e verdure alla griglia sia buona quanto il loro branzino selvaggio con finocchio fiorentino cotto lentamente). Il confort food dell’ex Spice Girl? Un pezzo di pane tostato integrale, con sopra un pizzico di sale.
David Beckham e la cucina ebraica
David, d’altra parte, è apparentemente esperto in cucina, e prima di registrare il podcast ha preparato per Rogers un piatto di tagliatelle con finferli, burro e parmigiano. Un altro punto interessante della loro discussione è la devozione del calciatore per la cucina ebraica, cui era abituato da bambino: “Ogni sabato, mia nonna ci preparava una meravigliosa zuppa di noodle e pollo, con gli gnocchi di farina di matzo… Questo era quello che mi hanno insegnato. E poi le anguille in gelatina. Tra i vantaggi di provenire dall’East End di Londra, ci sono la torta, il purè con le anguille in gelatina, e il liquore”.