Carolina Crescentini e Motta, che parteciperà al Festival di Sanremo, kermesse musicale che prenderà il via questa sera, martedì 5 febbraio, sono marito e moglie: questa è l’indiscrezione riportata dal settimanale Spy e che vede protagonisti il cantante e l’attrice.
I due non si sono espressi in merito, ma alcuni particolari non darebbero spazi a dubbi, visto che i due non solo si sono presentati insieme nella città dei fiori, ma al dito dell’artista non è passato inosservato un gioiello, che potrebbe rivestire un significato simbolico molto speciale, infatti si tratterebbe di un anello nuziale secondo i più informati.
Carolina e Francesco, questo il nome all’anagrafe di Motta, sono una coppia già da quasi due anni: i due, infatti, si frequentano dal 2017. L’attrice ed il cantante si sono conosciuti durante una cena di amici comuni e da lì non si sono più divisi. Infatti, Motta ha lasciato la sua Pisa per trasferirsi a Roma dove la Crescentini è nata e cresciuta. L’apprezzata attrice non ha lasciato da solo il suo compagno (o si può già chiamare marito?!) neanche in questa occasione così importante.
Motta è molto orgoglioso del singolo che presenterà al Festival: sul palco dell’Ariston si esibirà con ‘Dov’è l’Italia’. “I temi di questo brano sono l’amore e la politica. Per entrambi ci vuole la passione e bisogna prendere posizione”, ha detto a Tv Sorrisi e Canzoni l’artista che non ha in programma l’uscita di un l’album dopo la partecipazione la 69° Festival della canzone italiana, cosa che invece faranno gli altri suoi colleghi.
Motta, quindi, se l’indiscrezione sul matrimonio fosse confermata, potrebbe salire sul palco con una spinta interiore molto forte, certo dell’amore che la Crescentini ha nei suoi riguardi. Secondo Spy, il matrimonio si sarebbe celebrato a New York, lontano da occhi indiscreti, ma attualmente i diretti interessati non hanno voluto confermare, ma neanche smentire quello che potrebbe essere stato il lieto evento. Chissà se durante la kermesse musicale la verità salterà fuori, in un senso o in un altro.
Francesca Ajello, Ilgiornale.it