Ilenia Lazzarin, mamma per la prima volta: è nato Raoul

Ilenia Lazzarin, mamma per la prima volta: è nato Raoul

Fiocco azzurro per l’attrice di Un posto al sole e il marito Roberto Palmieri: «Anno nuovo, vita nuova. Noi l’abbiamo preso in parola, questo è il regalo più bello del mondo»

Fiocco azzurro per Ilenia Lazzarin e il marito Roberto Palmieri. La storica attrice di Un posto al sole ha messo al mondo Raoul, il suo primo figlio, proprio a cavallo di Capodanno: «Anno nuovo, vita nuova», scrive lei su Instagram, postando dalla clinica Ruesch di Napoli una tenera foto mentre abbraccia il bambino. «L’abbiamo preso in parola. Grazie 2018 per averci fatto il regalo più bello del mondo. Raoul, sei già tutta la mia vita».

D’altronde Ilenia, 36 anni compiuti a settembre, non ha mai nascosto il suo desiderio di mettere su famiglia: l’incontro di qualche anno fa con Roberto, conosciuto grazie alla collega Claudia Ruffo, è stato fondamentale. «E’ la persona più pura e limpida del pianeta», ha dichiarato in passato, «ma anche un pazzo scatenato, uno spirito avventuroso che mi ha sconvolto la vita. Vorrei stabilizzarmi e capire cosa posso portare avanti».

A dire il vero, circa un anno anno fa, Ilenia un figlio l’aveva già avuto, anche se soltanto per questioni di sceneggiatura: il suo personaggio di Un posto al sole, Viola Bruni, ha infatti partorito. «Quando recitavo ero emozionata, non potevo non pensare che prima o poi al posto di quel cuscino poteva esserci un pancione vero», diceva all’epoca. «È una delle cose più belle che possano succedere: i figli non arrivano per tutti».

Nata in un piccolo paese in provincia di Milano e trasferitasi poi nella campagna piemontese, Ilenia a 16 anni ha fatto il suo primo provino e ha scoperto di saper stare davanti alla telecamera: «Che mamma sarò? Molto rigida, come con il mio cane. Si chiama Perché: sono sempre attenta a non viziarlo e ci tengo che sia sempre educato», diceva prima ancora di rimanere incinta. «Roberto invece col suo cane è molto più permissivo e amorevole».

Nicola Bambini, Vanity Fair

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