La conduttrice si racconta: “Avevo 19 anni e un amico di mio padre mi mise le mani addosso. Gli ho dato una ginocchiata nelle p…”
“Ho preso a calci un molestatore”. A raccontarlo è Patrizia Rossetti che si gode un momento di rivincita dopo la vittoria – insieme a Maria Teresa Ruta – di Pechino Express.
“Prima di fare tv, ho fatto la segretaria personale di un titolare toscano di import export, caro amico di mio padre. Avevo 19 anni e, quest’uomo di un metro e ottanta, mi mise le mani addosso”, racconta a Libero, “Da buona toscanaccia, ho alzato il ginocchio, gli ho dato un colpo nelle palle e sono scappata a casa. Sono andata sotto il negozio di mio padre che faceva il parrucchiere. Aveva un rasoio in mano, voleva partire e dargli una rasoiata nella gola. ‘No guarda, ho risolto io’, gli ho detto”.
E la conduttrice ricorda anche un paio di episodi capitati quando è entrata nel mondo dello spettacolo. “Ci sono stati un paio di personaggi abbastanza forti che ci hanno provato”, dice, “Con uno ho fatto finta di non capire la domanda, ho fatto l’ idiota. L’altro mi convoca nel suo ufficio e mi dice: ‘Ma io e te, perché non è mai successo niente?’. E io: ‘Perché, deve succedere qualcosa?’. Ma capisco le donne che non sanno reagire. È come un dolore. Non puoi giudicare. Dipende anche dal momento. Se mi fosse successo in un momento di fragilità, magari mi sarei comportata diversamente. Ma una cosa è chiara: i provini non si fanno mai nelle camere d’ albergo. E, seconda regola, non si va mai da sole”.
Chiara Sarra, il Giornale