Operaia e moglie, madre di 3 bambini cui il Fato ha imposto un padre fedifrago, pentito delle proprie, catastrofiche scelte. Angela Tusco, che di Sabrina Ferilli ha le fattezze e di Anna Magnani riflette il ricordo, è una creatura tenace che mai ha avuto paura di reagire alla vita. Capo-cucitrice in una fabbrica tessile destinata allo smantellamento, Angela è determinata a combattere l’ arroganza di una politica lassista, incapace di curarsi dei bisogni umani. Servirebbe un Sindaco integerrimo ad Offidella, cittadina in cui pochi paiono interessarsi alle sorti della grande fabbrica, messa in vendita assieme ai terreni su cui sorge. Gli uomini di potere, corrotti e individualisti, alla realtà fanno spallucce.
Sola, la Tusco decide di combatterli, candidandosi a primo cittadino del suo piccolo comune. Della sua impresa folle e fittizia, tracimante ottimismo, racconta Rimbocchiamoci le maniche, fiction Mediaset al via su Canale 5 nella prima serata di mercoledì 7 settembre. Il format, «originalissimo», è una produzione di Endemol Shine Italy che, divisa in 8 puntate, terrà banco sull’ Ammiraglia del Biscione per i mesi a venire.
Com’ è nato il progetto della serie?
«L’ idea, mia, è ormai vecchia di quattro anni. Dopo Baciamo le mani, fiction che ho interpretato insieme a Virna Lisi, ho sentito il bisogno di lavorare su personaggi pieni di passione e impegno civico.
Personaggi che mi permettessero di rimettere la donna al centro della narrazione».
Quella che vorrebbe la televisione «maschilista» è una polemica annosa, diffusa soprattutto all’ estero.
«Credo che alle donne siano assegnati ruoli spesso stereotipati. Angela e il gruppo di operaie che la supporta sono capaci di demolire qualsiasi preconcetto. Sono donne emancipate: mogli, talvolta madri, determinate a rendersi parte fondante del tessuto sociale».
Recentemente, ha preso ad accettare ruoli impegnati: Marina nell’ Io e Lei della Tognazzi, Ramona ne La Grande Bellezza di Sorrentino. Scelta precisa?
«Sono una persona attenta a quel che succede. Il tempo mi ha permesso di poter selezionare. Ho scelto l’ impegno, ma anche i Cine-panettoni».
Rimbocchiamoci le maniche affronta temi attuali: crisi economica, politica, «rivoluzioni» individuali. Da dove ha preso ispirazione?
«Ho cercato di raccontare la partecipazione delle persone verso una democrazia che manca. Più volte, nei mesi precedenti, ho denunciato questa mia sofferenza in tv».
Un paragone con Virginia Raggi è inevitabile.
«Sono soddisfatta della Raggi, che ho votato e che ha saputo ridestare le coscienze di tante persone. Rimbocchiamoci le maniche, però, non è l’ encomio di questa donna di cui, quattro anni fa, ancora non si parlava».
La fiction pare lo specchio della realtà, invece è frutto di fantasia.
«Sì, una volta pensata la storia, ho chiamato Stefano Reali che, essendo un bell’ incosciente come me, s’ è dato anima e corpo alla scrittura della sceneggiatura».
Pensate già ad una seconda stagione?
«Queste cose sono definite dal responso del pubblico. La speranza, certo, è che la fiction possa fare bene».
Prossimamente sarà su Canale 5 al fianco di Maria De Filippi nel nuovo show House Party.
«Non ne so niente. La notizia è circolata, ma io, ancora, non sono stata contattata».
Ad Amici tornerà a vestire i panni di giurata?
«Non saprei. La scelta è di Maria. Il suo è uno dei più bei programmi della tv».
Nel suo futuro cosa c’ è?
«Per ora nulla. Vorrei concentrarmi sulla fiction».
di Claudia Casiraghi, Libero Quotidiano