Ricercato dalla giustizia, ha lasciato il suo Paese. Destinazione Sud America, dicono. E questa fine ingloriosa potrebbe anche ripercuotersi sul figlio Felipe
Finisce nel modo peggiore il regno di Juan Carlos di Spagna. Il re emerito, 82 anni, ha infatti deciso di lasciare il Paese per andare in esilio volontario, verosimilmente ai Caraibi, dopo lo scandalo delle presunte tangenti intascate per la linea ferroviaria ad alta velocità costruita da aziende iberiche tra La Medina e La Mecca. L’annuncio arriva con una lettera al figlio, re Felipe VI.
LO SCANDALO – La vicenda emerse quando la Procura di Ginevra iniziò ad indagare su circa 100 milioni di dollari versati nell’agosto 2008 dalla casa reale saudita al conto svizzero della fondazione Lucum di Panama, di cui Juan Carlos era beneficiario. Si sospettò che si trattasse di mazzette per l’immensa opera. Di fatto, nel 2012 la Lucum si è sciolta e 65 milioni sono stati bonificati ad un conto in alle Bahamas di Corinna Larsen, già amante di lungo corso di Juan Carlos. In un altro conto, nel Liechtenstein, beneficiario inconsapevole risultava addirittura proprio Felipe VI.
SENZA PENSIONE – Indignato dalla vicenda, Felipe, salito al trono nel 2014, non ci ha pensato due volte: ha rinunciato all’eredità lasciando senza pensione l’anziano genitore, che al momento, non si sa nemmeno se si trovi ancora in Spagna.
LA LETTERA – Il contenuto della missiva è stato però reso pubblico. In essa Juan Carlos si rivolge direttamente al figlio: “Con lo stesso spirito di servizio verso la Spagna che ha ispirato il mio regno e di fronte alla ripercussione pubblica che stanno generando certi fatti del passato della mia vita privata, desidero manifestarti la mia più assoluta disponibilità per contribuire a facilitare l’esercizio delle tue funzioni, nella tranquillità e nella quiete che richiede la tua alta responsabilità. Il mio retaggio e la mia propria dignità come persona me lo impongono”. Ed ecco “la mia meditata decisione di trasferirmi, in questi momenti, fuori dalla Spagna”. In una nota finale ricorda: “Sono stato il re di Spagna per quasi quarant’anni e in tutto questo tempo ho sempre desiderato il meglio per la Spagna e per la Corona”. Felipe non ha provato a trattenerlo, limitandosi a far sapere che “Sua Maestà il re ha trasmesso a Sua Maestà il re don Juan Carlos i sensi della sua stima e della sua gratitudine di fronte alla sua decisione”. Certo, un’uscita di scena imbarazzante. Ma anche un compromesso molto conveniente di fronte all’ipotesi di frode fiscale e riciclaggio di una cifra da capogiro.
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